a cura di Giovanna Gallo
Quando si parla di lavori a domicilio, vengono in mente una schiera di donnine energiche pronte a venderti l’aspirapolvere del momento, la pentola di acciaio inox 1810 con fondo alto tot centimetri, o l’ultimo ritrovato in fatto di cosmesi.
A nessuno verrebbe in mente che esiste un mercato, quello dei Sex Toys, che pure ha una risonanza sul mercato non indifferente. Un mercato che si muove nel salotto di casa, durante una tranquilla riunione tra amiche. In Italia ancora lo conoscono in pochi, e già solo il nome, richiama, in modo provocatorio, il mondo del pentolame caro alle nostre mamme. TU x Sex si legge “Tappersex” ed è già di tendenza. Direttamente dalla Spagna, è Aurora Moreno, creatrice del marchio Love Factory, a portare nelle case delle italiane una moda che adoreranno.
Perché Aurora organizza delle riunioni a casa di conoscenti, e tramite il passaparola crea momenti di condivisione e divertimento, vendendo SexToys. Il fenomeno, che si sta lentamente espandendo in tutta Italia con notevole successo, è gettonatissimo in Spagna, e negli Usa dove è nato. In Italia arriva con Aurora.
- Aurora, dicci chi sei e cosa fai nella vita.
Sono Aurora Moreno, sono nata a Barcellona e ho 52 anni. Ho vissuto in molti luoghi, tra la Francia, la Svizzera, al Canada, fino all’Italia, dove vivo adesso. Girando il mondo ho imparato molte lingue: parlo lo spagnolo, il catalano, il francesce, l’inglese e adesso anche l’italiano, che ho imparato leggendo la trilogia di Stieg Larsson nella vostra lingua. Ho due figli di 30 e 18 anni.
Ho fatto tanto lavori nella mia vita, ma, a 37 anni, ho cominciato a lavorare come estetista: il mondo della bellezza e della salute mi interessava moltissimo. Ho un diploma in agopuntura, sono anche terapista di fiori di bach.
Nel 2006 sono andata a una riunione Tuppersex con mia figlia e le mie amiche. Mi sono detta ” Questo fa per me!” e ho deciso di diventare consulente.
- Cosa vuol dire essere una consulente Tuppersex, cioè vendere a domicilio i SexToys?
Quello che mi piace di piu di questo lavoro è il fatto che si ride molto, nelle riunioni. Quello che mi ha colpito di quella prima riunione in cui ho deciso di entrare nel mondo del Tuppersex era soprattutto il lato economico: facendo la dimostratrice, si guadagna molto bene.
Aurora, siamo curiosi di sapere come hai iniziato concretamente a lavorare come consulente! Come hai fatto a portare questo costume in Italia?
Dopo quella prima riunione, ho creato il mio marchio, Love Factory, a Barcellona. Il problema è che in Spagna c’era grandissima concorrenza: su tutto il territorio c’erano più di mille ragazze a lavorare nel campo, sia con aziende molto grandi, ma anche come private. Quando è arrivata la crisi economica, il mercato, di colpo, si è chiuso per tutte.
Durante un incontro, nel 2008, una ragazza italiana presente mi dice una cosa che proprio non mi aspettavo: in Italia, di Tuppersex, non ne sapeva nulla nessuno. Così ho deciso di organizzare una riunione a Milano per San Valentino 2009: un incontro bellissimo, divertente, curioso, tra le chiacchiere e le curiosità delle donne presenti.
In quel momento ho capito che l’Italia poteva essere il Paese giusto per cominciare sul serio a lavorare come consulente. E infatti, dopo aver trovato un distributore a Bergamo, ho lasciato tutto in Spagna, ho regalato e venduto tutto quello che potevo, e adesso eccomi qui, in Italia. Dopo i primi attimi di sbandamento, ho trovato un socio che mi ha aiutato a mettere su questo marchio: ora è un’azienda per le donne, a contatto con le donne, e che ha bisogno del loro aiuto. Per me la collaborazione è importantissima, così come la solidarietà nel mondo femminile.
- Raccontaci come avviene una riunione Tuppersex, così invogliamo le lettrici a organizzarne una!
La riunione comincia quando la padrona di casa chiama a raccolta le sue amiche. Ognuna si prepara all’incontro e tutte, di solito, portano qualcosa da mangiare per l’occasione. Di solito, quando arrivo io, tutte sono in imbarazzo, in silenzio, perché non sanno cosa aspettarsi. Quando poi metto i sex toys sul tavolo, si scatena la curiosità: tutte fotografano, chiedono curiose la funzione di questo o quell’oggetto. L’aspetto più importante, per me, è quello della comunicazione. Quando parlo di preliminari o di punto G, ad esempio, tutte stanno lì ad ascoltarmi in silenzio. Ogni sex toys che propongo ha in sè il potenziale per scatenare le chiacchiere tra donne. Infine, c’è il momento shopping: se una compra, tutte le altre la seguono a ruota.
- Qual’è il sex-toy più gettonato nelle tue riunioni?
E’ difficile rispondere, perché ogni riunione è diversa e ogni donna ha le sue esigenze. In generale, però, vanno moltissimo gli oggetti che non hanno un evidente forma fallica, e, visto che c’è molta curiosità per il punto G, tutti i sex toy che aiutano a stimolarlo.
- Che donne frequentano le riunioni Tuppersex?
La mia cliente tipica di solito non ha età, non ha status sociale particolare, è semplicemente una donna, con tutte le caratteristiche che la rendono tale: è romantica, fantasiosa, sognatrice e soprattutto molto, molto curiosa. E’ una donna emancipata, che prende l’iniziativa, una donna che vuole uscire dalla montonia di tutti i giorni, e del sesso. Allo stesso tempo, una donna del genere, è difficile che vada in un sexy shop a comprarsi un sextoy: è qui che arrivo io.
- Ora che sei finita su Tustyle, Vanity Fair, La Repubblica, Panorama e anche in tv su Tatami (tra gli altri), puoi dirti soddisfatta, e famosa. Sei riuscita a portare il Tuppersex in Italia, lì dove non ne avevano mai sentito parlare. Come vivi questo momento?
Mi piace, vivo questo momento con gioia, ma anche con i piedi per terra. Sono ancora lì che salto quando mi contatta un giornalista! Sapevo che il progetto sarebbe andato in porto, ho lasciato tutto in Spagna per realizzare il mio sogno. E poi, è stato come mettere in pratica una formula matematica: Donne + servizio per le donne + completa libertà sul mercato.. cosa poteva significare se non successo? Grazie a questo lavoro, sto conoscendo delle persone davvero fantastiche. E’ a loro che va il mio ringrazimento e tutto il mio sostegno.
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Vuoi organizzare una riunione Tuppersex a casa tua?
Chiama Aurora Moreno al numero 333.7518440 o mandale una mail a riunioni@lovefactory-italia.eu
Isabell says
una mia amica guadagna oltre 1200€ al mese lavorando come consulente LoveTrolley, io ho partecipato a molte riunioni ma questa mi è sembrata la società più seria, ho visto anche il sito ben fatto con un’area riservata Vip http://www.lovetrolley.com 😉 ho fatto richiesta speriamo bene!!!