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La Cinque, la tv è donna. E Piersilvio è scemo.

13 maggio 2010 | Scritto da Giovanna Gallo | 6 commenti

Mediaset vuole creare un sistema che sia valido e che offra più di quanto lo spettatore potrà mai chiedere. Ed è per questo che, nella conferenza stampa di presentazione dei nuovi prodotti del digitale terrestre, Piersilvio Berlusconi si è riempito la bocca parlando del nuovo canale tutto femminile, La 5.

Per non parlare di tutta la pubblicità sui canali Mediaset tradizionali, con donne della tv, tra cui la compagna con pancione annesso di Piersilvio (Silvia Toffanin), intente a girare vorticosamente su una piattaforma tutta rosa. Perché la tv è donna.

La 5 ha preso il via ieri, con l’anteprima del programma delle veline, Le nuove mostre, in cui, con la perfetta dizione che le due povere anime si ritrovano, ci si è divertiti a fare le imitazioni con i baffoni, come al Bagaglino. Prima tv solo mercoledì sera, con il film Come tu Mi vuoi, con gli improbabili Nicola- Svaporidis e Cristiana Capotondi nei panni di due giovani senza arte nè parte, che esistono solo nei sogni di Wolfango de Biasi, il regista.

Poi, al via con le seconde visioni: l’Uomo perfetto con Riccardo Scamarcio e Francesca Inaudi in tarda serata e, giovedì, solo repliche di telefilm già visti centinaia di volte alle 15 su Italia uno, l’orario in cui solitamente vanno a finire i serial sull’orlo della catastrofe da ascolti.

Ma il clou, il vero clou, si tocca giovedì sera: è la serata remake. Una Daria Bignardi retrò, circondata da un pubblico che, in fatto di look, non pare aver ben capito se collocarsi nel 2000 o rimanere negli anni ’90, spiega le dinamiche del Grande Fratello. Perché La 5, la rete della tivvù che è donna, più donna che mai, rimanda tutta la prima edizione. E’ il paradiso del capello gonfio e della vita alta. C’è Salvo Veneziano, che sogna di aprire una pizzeria; c’è Pietro Taricone o’ guerriero; c’è Cristina Plevani, la bagnina con la storia difficile. Storie di tutti i giorni, come diceva una vecchia canzone, storie che sono rimaste impresse a caratteri infuocati nel background culturale di ognuno di noi e che avremmo voluto serbare intonse, come la prima volta che le abbiamo ascoltate.

E invece no, perché LA 5, il nuovo canale monotematico di Mediaset, ha deciso che dieci anni dopo deve umiliare Taricone, che a malapena era uscito dal ruolo di deficiente senza cervello e la Plevani, che solo l’altro ieri si è risollevate dal voltafaccia del guerriero napoletano dopo l’amore dietro il divano. E deve umiliare noi donne. Perché se Piersilvio pensa che noi ragazze, con i piedi gonfi dopo una giornata di lavoro, gli occhi a pezzi dopo ore al pc a battere sui tasti, notti sveglie per cullare l’ultimo nato, per rilassarci abbiamo bisogno di un canale rattoppato da vecchie glorie che trash erano e trash rimangono, allora dovrebbe dimettersi e andare a raccogliere le more in un roveto.

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Categoria: Lifestyle, Tv
Tag: Bagaglino, canali mediaset, come tu mi vuoi, cristiana capotondi, cristina plevani, critica tv la 5, Daria bignardi, grande fratello I, La 5, le nuove mostre, le veline, nicolas vaporidis, nuovi canali digitale terrestre, Pietro Taricone, programmazione la 5

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Commenti

  1. Morgana says

    14 maggio 2010 at 21:47

    A me è piaciuto moltissimo rivedere il primo GF ! Che nostalgia e che tenerezza ! Protagonisti e spettatori del tutto ignari del fenomeno mediatico che si sarebbe scatenato,tutto molto più semplice e genuino, a me piacciono questi amarcord !

    Rispondi
  2. Giovanni says

    4 giugno 2010 at 11:31

    Io ho visto uno spezzone de “Le nuove mostre” all’interno della rubrica “I nuovi mostri” di Striscia la Notizia e ho pensato due cose:
    1. A furia di autocitarsi quelli di Mediaset finiranno per creare un buco nero.
    2. Le nuove mostre sembra uno spettacolino di fine anno scolastico.

    Rispondi
    • Giovanna Gallo says

      4 giugno 2010 at 12:02

      @giovanni: mio fratello alla recita di fine anno pareva fosse andato all’Actor studio, a confronto. Ah, ha 4 anni. 3 in meno delle veline, tra l’altro!

      Rispondi

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