Cosa c’è di vero nei tormentati raccponti dei matrimoni calabresi? Quali tradizioni, superstizioni, usanze vengono associate a quello che per ogni calabrese è un giorno lunghissimo, senza fine? Scopri di più!
Non so che esperienza abbiate voi con i matrimoni, ma io ne ho tanta con i matrimonio calabri. Calabro nel senso che, se becchi la famiglia tradizionale, non molto aperta e ancorata a dettami vintage, potrai ritrovare mode e costumi in voga quando ancora c’era la monarchia. Per dire.
Un matrimonio calabro, se non è vintage, è un matrimonio normale, con un centinaio di invitati, come se ne fanno in tutta Italia. La gente, anche qui, non ha milioni di Euro da investire in bomboniere e confetti: così fa una cosa semplice. Ma in questo caso noi parliamo di un matrimonio calabro a tutti gli effetti. Che sarà domani.
Quando ti sposi in Calabria e sei vintage, e lasci che tua madre, tuo padre e i tuoi suoceri abbiano libertà di scelta sugli invitati, stai sicura che ti ritroverai al pranzo parenti di sedicesima generazione, che “bisognava invitare” perché “sennò si offendono“. I parenti di sedicesima generazione sono utili al tutto per aumentare le entrate, nel senso che si, io ti pago 80 Euro di pranzo in ristorantino sul mare a base di pesce spada e astice, ma tu, in cambio, incartapecorito parente che non ho mai visto se non a Natale, devi confezionarmi una busta colma di dobloni d’oro per ripagarmi della gentilezza. In pratica, se vieni al mio matrimonio, io scelgo il menù, tu ti paghi il pranzo, cosi che noi, sposa+sposo, alla fine riusciamo a sganciare 40 barra 50 mila Euro sull’unghia al gestore del locale in cambio dell’ospitalità e degli scampi e dell’astice. Ma in realtà paghi tu, parente di sedicesima generazione.
Quando ti sposi in Calabria e sei vintage, non puoi, davvero, non puoi, non andare ad abitare accanto a tua suocera, o, almeno, nel suo territorio. Di solito, lo sposo calabro ha un feudo sezionato, sul quale ergere una dimora immensa, culo a culo con genitori e fratelli, zii, cugini, tutta gente con lo stesso cognome che vive sullo stesso suolo feudale. Ma questo viene dopo: questo è un post sul backstage dei matrimoni calabri vintage, non sulla vita coniugale. Come per tutti i matrimoni, già un anno prima, cominci a prenotare chiesa, ristorante, e a buttar giù la fatidica lista degli invitati. Solo successivamente, potrai cavalcar per colline e per lidi lontani in cerca di bomboniere (“costose, devono essere costose. Perché poi la gente parla male, dunque devono essere costose“), partecipazioni intarsiate come i soffitti di Palazzo Reale a Torino, e abito da sposa. I debiti saliranno alle stelle, come il prezzo del petrolio, ma poco importa: non si deve dare motivo alla gente di blaterare che si è andati al risparmio, giammai.
Se la madre della sposa vintage è lungimirante, comincia a pensare alla dote e agli accessori della cucina della figlia neo-sposa quando ce l’ha ancora in grembo. Diventa una pusher di oggetti Tupperware, ogni giorno è un fiorir di riunioni della AMC per le pentole, non fa che rammendar asciugamani con le iniziali e coperte damascate, in attesa del matrimonio. Così, se la madre vintage è lungimirante, a 8 anni la sposa potrebbe metter su un negozio tipo Ikea, ma più piccolo. Mia madre, che non è vintage, ma è lungimirante, credo che a un certo punto della mia vita, abbia messo dei soldi da parte – “così ti compri quello che vuoi” – poi sputtanati per pagarmi l’Università. Me tapina, in dote adesso ho solo una grattugia vinta con i punti della Esso, credo, in un anno di premi sfigati.
Domani è il giorno X, tanto atteso da un pezzo del mio parentado più stretto che ha esattamente vissuto queste fasi durante i preparativi, come per qualsiasi matrimonio calabro vintage. Ho calcolato che, dopo la cerimonia in chiesa, alla presenza di almeno 300 invitati (in una chiesetta di campagna grande quanto l’interno di una Peugeout 206) si andrà tutti al ristorante a mangiar astici e scampi, a ballare musica neomelodica, a fare il giro dei tavoli per salutar parenti in comune, a farsi dire “Ma ormai tu sei del Nord, parli strana“, io, che ho l’accento calabro, con bilabiali doppie ed -e aperte senza ritegno, “Ma tu ormai sei del Nord, sei moderna“, solo perché ho fatto l’Università, vivo da sola e sono indipendente, e, udite udite, potrei vivere nel peccato con il mio fidanzato. Fino a, più o meno, le 6 del pomeriggio, quando camerieri infastiditi cacceranno lo zio alticcio e il nonno ballerino per lasciare spazio ad altri sposi e ad altri parenti.
Ovvio che si parla di un matrimonio calabro vecchio stile, l’eccezione, che sarei io, con le mie idee sovversive e low-cost, è diventata la regola. Una volta, ho detto a una parente vintage che mi sposerò solo quando avrò due lire io senza chiedere niente ai miei, che inviterò tanti amici e parenti all’osso, che la maggior parte dei soldi li investirò in una casa o in un bel viaggio, che non butterò soldi in fotografie inutili ma che chiederò ai presenti di scattar foto con le proprie digitali, che mi comprerò la cucina all’Ikea e che farò la lista nozze perché non ho un tubo in dote. E’ calata il gelo, come quando tutti stanno in silenzio nello stesso momento e tu non sai che dire. Io ho detto: “Scusate, ho detto qualcosa di sbagliato?”, e in coro, hanno risposto: “Ma no, è che tu sei sempre stata DIVERSA“.
Aperto il sondaggio per capire cosa diavolo voglia dire questo eufemismo.
ery says
semplicemente stupendo!!!
Lobotomia says
Beh,
immagino che “al nord” ci saranno luoghi dove esistano tradizioni simili 😀
birbette says
sono stata da poco a un matrimonio campano vintage…ti assicuro che non cambia NULLA! 🙂
Giovanna Gallo says
@birbette: eh, no! non te la cavi così! raccontaci tutto!
DoppioGeffer says
Son ben consapevole del fatto che sto commentando il tuo post dopo ben 3 anni dalla sua pubblicazione,ma ho scoperto il tuo sito da pochi mesi e dovevo assolutamente recuperare nella “lettura” 😀
Comunque,torniamo al matrimonio vintage….che dire? Io son Siciliana e,così come in Calabria,in Campania,in Puglia e in qualsiasi altra regione del Sud,i matrimoni DEBBONO esser organizzati secondo delle insindacabili regole.
Regole che non debbono esser modificate minimamente da te (tu generico),sposina cresciuta guardando telefilm americani e/o sognando un matrimonio sulla spiaggia.
Per questo posso dirti che,sebbene sia ancora lontana dal fatidico “sì”,ogni qualvolta in cui con le mie nonne,mia suocera e mia madre si tocca il tasto matrimonio, finisce con un bel anatema nei miei riguardi.
Perchè?
Perchè:
-non voglio che il mio uomo spenda soldi per un inutile anello di fidanzamento (non sarebbe meglio usare tale quantitativo di denaro per comprare,che ne so,le tende?)
-non voglio un vestito con un prezzo superiore ai 2000 euro (soprattutto,non voglio un vestito pieno di tulle,merletti,strass e compagnia bella)
-non voglio il velo
-vorrei delle bomboniere che siano UTILI (anche un sottopentola in ceramica,per dire!)
-non voglio la macchinona
-non voglio la lista nozze piena zeppa di servizi di piatti costosi che mai userò
(anche perchè,tra madre,nonne e suocera,io e il mio ragazzo abbiam talmente tanti servizi di posate,bicchieri,piatti,lenzuola,pentole,tende e asciugamani da poter aprire un B&B con 3000 posti letto)
-voglio una cucina dell’Ikea e una camera da letto moderna,mica il classico lettone in ferro battuto della nonna o il cantarano (aka:cassettone in siciliano) in noce e gli intarsi in oro.
Ohh….mi son sfogata.
Scusa per il post lunghissimo 😀
P.S. mi salvo solo nel fattore “fotografo”: ho un amico che lo fa di mestiere,quindi almeno in questo punto posso accontentare le mie donne 😀
Giovanna Gallo says
ciao @doppiogeffer! Grazie per il tuo commento 😉 in effetti questo è un post evergreen 😉 Io non sono prossima al matrimonio ma ammetto che sia nei miei progetti futuri, quindi sono veramente in ansia. Se ti va seguiamoci su FB (facebook.com/giovanna.gallo) che ti tengo informata sui miei avvenimenti matrimoniali (sarà un mix Calabria/torino, un incubo!)
DoppioGeffer says
Credo di aver già messo il “Mi piace” sulla tua pagina Facebook,ma per ogni evenienza vado subito a controllare 🙂
DoppioGeffer says
Ok,fatto:messo il mi piace alla tua pagina e “Segui” al tuo contatto pvt con il mio profilo personale 🙂