Licia, la groupie dei Beehive.
Storie d’amicizia, d’amore, di libertà, drammi familiari, traumi sul lavoro, sport, passioni, abbandoni, Olimpiadi, Prese della Bastiglia. Quelli che sembrano gli spunti per una tesi di laurea impegnata sono in realtà i temi dei cartoni animati anni ’80 più gettonati, tanto che ancora oggi, venti e più anni dopo, riscuotono un successo strepitoso (quanto meno nella mia testa).
Si parla di Mila e Shiro, Occhi di gatto, Lady Oscar, Kiss Me Licia, Holly e Benji, e si parla di cartoni animati che tutti, una volta nella vita, per sbaglio, per zapping, volenti o nolenti, abbiamo visto.
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- Mila e Shiro. Due ossessionati dalla pallavolo
Tema: sport. Come tutte le rivisitazioni occidentali di quelli che furono manga, il risultato anime è piuttosto bizzarro: una quattordicenne che vive a Tokyo, dai capelli incredibilmente arancioni. Ma proprio quell’arancione di quando la parrucchiera ti sbaglia tinta e alla fine ti dice “Non ti preccupare. Quando scarica diventi bionda“, solo che tu volevi essere castana.
Mila fa la terza media e frequenta una scuola in cui le ragazzine sembrano tutte donne fatte e finite. Sotto la gonna a ruota della divisa si nascondono fervori e passioni, tutte canalizzate nella pallavolo. Non si capisce perché, ma vincere un banalissimo torneo delle medie è talmente importante che le giocatrici sono soggette, nell’ordine: a mobbing, stalking, violenza, pallonate in faccia, lavori forzati, orari di allenamento che neanche nei campi di cotone, umiliazioni pubbliche da parte del sacro Mister. Mila dovrebbe pensare solo a fare cuoricini sul diario per l’impettito Shiro, invece si sbatte per sconfiggere prima Nami Ayase, poi Kaori e poi i gemelli Derrick e volendo anche Mark Lenders. Un pallone, in Mila e Shiro, ha più poteri dell’acqua santa: si storpia, si allunga, si quadruplica, salva bambini dall’investimento (vedi: fratellino di Mila). Deve avere i poteri, perché la cosa più importante è vincere il benedettissimo torneo della scuola media. Per questo, nel corso della serie, vedremo spesso le pallavoliste delle scuole avversarie intente a svolgere un vero e proprio spionaggio industriale ai danni della squadra di Mila. Il tutto per il benedettissimo torneo della scuola media.
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- Kiss Me Licia, ovvero la grupie dei Beehive
La storia di Kiss Me Licia è lunga e tormentata. Sicuramente giù saprete che Mirko, Satomi e gli altri della band erano dei fichi pazzeschi e che “Baby I Love you” ma anche “Freeway” sono le hit del secolo, e sarete senz’altro a conoscenza del fatto che Licia era una povera adolescente in piena crisi ormonale, i cui giri mentali hanno condizionato un’intera generazione di ragazzine innamorate di una rockstar. Anni dopo, avremmo rivisto quelle paranoie grazie a Josephine Potter di Dawson’s Creek. Solo che, mentre Licia si spupazzava Mirko dei Beehive, Joey si doveva puppare Dawson.
Mirko ha un fratello, Andrea, che ha tipo 3 anni. Questo piccolo bambino rotondo dai capelli blu gira perennemente con un gatto rognoso e ciccione, rischiando ernia e peste a ogni passo, camminando per Kyoto da solo, senza il controllo di un adulto, praticamente per tutta la durata della serie. Attraversa ponti, si infila in tubi di cemento abbandonati e tetri parchi, fino a scappare di casa tra le sette e le otto volte. Nessuno lo sgrida mai, perché quando viene sgridato, Andrea piange in modo insopportabile. Per evitare lo strazio lo mandano dunque ad ammazzarsi di junk food al locale di Marrabbio. Che tra parentesi, rimarrà sempre vuoto, se non si contano i tre beoni e scrocconi onnipresenti. Neanche quando la storia tra Licia e Mirko finisce su Chi e su Dagospia Marrabbio riesce a riempire il suo fastfood, a riprova del fatto che sarebbe stato un ospite perfetto di Cucina da incubo, perché qualcosa sicuramente non andava.
Immotivata come la libertà di Andrea, quella di Licia: figlia di Marrabbio, questa povera ragazzina, oltre ad avere seri problemi in fatto di look e un pessimo gusto nella scelta delle bandane, non può vivere una vita degna di tale nome a causa della gelosia del genitore. Si presume che un padre geloso e preoccupato che la figlia frequenti una losca rockstar dedita al sesso nei camerini non la faccia neanche uscire di casa: invece Licia non solo esce, ma va in vacanza col moroso, dorme a distanza di un paravento dal suo uomo più e più volte, si fa addirittura vedere in pigiama prima del fidanzamento ufficiale, partecipa a ogni concerto dei Beehive, e in tutto ciò continua a lamentarsi di non potersi divertire.
Quel che è peggio è che Licia mantiene uno stile di vita alla Courtney Love (ma senza droga) così vestita: maglia con scimpanzè/panda/cagnolino dai tenui color pastello smorto, capri flower power e onnipresente bandana allontana odore di fritto che tutte noi ragazze abbiamo usato la sera di Capodanno durante il cenone per evitare di portarci dietro l’allure di calamari. Com’è possibile che una tipa smorta, smunta, moscia, triste e patetica come Licia abbia potuto conquistare non solo Mirko, leader dei Beehive e sua preda finale, ma anche Satomi, aitante tastierista dai capelli viola, che si innamora di lei all’inizio dei giochi?
Chiaro: perché i Beehive sono un gruppo rock politically correct. Buoni, sensibili, dediti alle fidanzate, mai un tiro, mai una striscia, mai una groupie, mai una distrazione, mai sette fan insieme nel camerino dopo il concerto. Mirko stesso è l’emblema della fedeltà e della compassione umana. E, vent’anni dopo, siamo tutti qui a sperare che Licia si sia lasciata andare. Che abbia tolto la bandana, abbia adeguato il suo guardaroba a quello di una degna moglie di una star del rock e che almeno a letto, tra i due, le cose vadano bene.
ery says
gioooò è stupendo!!!!!!!!!!! entrambi ma soprattutto l’analisi di mila e shiro!! e delle poprietà salvifiche del pallone!!!! meraviglioso!!!!! mi piacerebbe leggere qlcs su giorgy e candycandy, la tristezza fatta cartone animato!!!!
Giovanna Gallo says
@ery: Georgie e CandyCandy Arriveranno!
Nicky says
ahah ! Grandiosa anche l’analisi di Licia 😀 ! Sarà stato proprio il bandana a conquistare Mirko ??
Giovanna Gallo says
@nicky: se è stata la bandana a far innamorare MIrko, il mondo ha qualcosa che non va, cara Nicky!
PieceOfStar24 says
Ahaahhahahahahaha rido troppo! Kiss Me Licia era il mio cartone preferito, ma devo dire che è proprio come l’hai raccontata tu 😀 ahahahahahahah
Io vorrei leggere qualcosa su Pollon e Spank 😀
Giovanna Gallo says
@piece: giusro che settimana prossima arrivano anche quelli!
Nicky says
@Giovanna forse sì, il mondo ha qualcosa che non va.. 🙁
Comunque dovrebbero anche spiegarmi come faceva, il papà di Licia, a tenere aperto il bistrò nonostante fosse perennemente vuoto..
Giovanna Gallo says
@nicky Arguta! nessuno ce lo spiegherà mai, temo. In ogni caso, di negozi sempre vuoti che però restano immotivatamente aperti ne ho di esempi, anche qui a Torino! 🙂
Maria says
Bellissima e perfetta analisi dei due cartoni. Sono curiosissima di leggere l’analisi per Georgie… E di cose da dire ce ne sono eccome!
Morgana says
Su Candy e Lady Oscar ce ne sarà da scrivere ! E Anna dai capelli rossi ?
Laura says
Complimenti bellissimo l’articolo su Lady Oscar.
Mi aspetto qualcosa anche per Spank, Giorgie e Candy Candy!
Ciao
Giovanna Gallo says
@laura: grazie! arriveranno anche quelli, tranquilla!
mony says
io adoro Kiss me licia,anke se ho solo 14 anni!!! e kmq extreme maikover è stupendo