Il must di ogni edizione del Grande Fratello sono le urla. Urlano tutti prima di entrare, urlano quando entrano in casa, urlano quando arriva un nuovo inquilino, bello o brutto che sia, urlano durante il collegamento con Alessia Marcuzzi, che presenta il reality per la sesta volta consecutiva, un record (di cui vantarsi?). Urlano tutti e immotivatamente: probabilmente, il team di autori specializzato nella ricerca di “gente da Grande Fratello” richiede come specifica caratteristica una buona dose di volontà nelle corde vocali.
Ogni anno ti chiedi chi diamine possa entrare nella casa che sia peggio di quelli degli anni precedenti. Ogni anno la speranza che non ci sia niente di peggio delle edizioni precedenti viene smentita clamorosamente. Per ogni reality si potrebbe quasi tracciare l‘identikit del partecipante tipo.
AmicidiMaria? Storia tragica, genitori separati o defunti, infanzia rigorosamente vissuta con i nonni. Ragazzi giovanissimi che hannounsogno e credonoinsèstessi, di default. Tutti vogliosi di sfondare in tv, con la voce graffiata.
Isola dei famosi? Vip sghembo e ormai bollito, in cerca di riscatto nonostante gli anni del declino passati a fare televendite su Rete Cisalpina.
Grande Fratello? Ne abbiamo di due tipologie: gli eccentrici e i tormentati. Gli eccentrici di solito hanno degli occhiali immotivati, sono o troppo timidi o troppo loquaci, artisti inseriti in qualche astrusa corrente sconosciuta ai più. I tormentati sono potenzialmente concorrenti di AmicidiMaria, solo con qualche anno in più. Figli di genitori stronzi, gente che vuole il riscatto. Una categoria a parte la riempiono le gnocche: tutte le protagoniste del GF sono superfighe, braccia e gambe rubate alle passerelle. Solo la povera Floriana, vincitrice dell’edizione numeroqualcosa, può ben dire di non tenere alta la bandiera della gnocca.
Anche quest’anno, il GF ha le potenzialità per spaccare (…). Come sempre c’è il cuccatore folle che viene dipinto sin dai primissimi minuti come uno sbavatore incallito che non può fare a meno della gnocca di cui sopra. E infatti, vediamo il cuccatore folle di turno, Nando, alle prese con una riccioluta concorrente, Norma, vestita come la principessa della Storia Infinita, ma più scosciata e senza diadema anni ’80. Come sempre c’è la salentina amante della sua terra, seriamente convinta che il suo dialetto sia assolutamente comprensibilie e piacevole alle orecchie del telespettatore medio italiano e che, per questo, pronuncia più parole in lingua natìa che in italiano. Il tutto vestita come Romina Power ai tempi d’oro, quelli in cui andava incontro correndo al suo Al Bano sulla spiaggia. Quest’anno, roba da non credere, nel cast un gigolò, un serio pericolo per gli altri concorrenti: se le sue amanti si mettono a telefonare, straccia tutti al televoto. Il gigolò viene immotivatamente presentato a viso coperto, dietro una grata, bardato di casco integrale, il tutto su una moto: i suoi genitori non sanno una cippa del suo lavoro, farà outing nella Casa, scegliendo così un modo discreto per dare una bella notizia al parentado. Il gigolò è un cesso inverecondo, vestito come un centauro scaduto, ma si può soprassedere. Forse non è un concorrente così pericoloso al televoto: quante amanti paganti può avere avuto uno così?
Grezzume a manetta, casi umani a volontà: prima o poi entrerà anche il figlio del camorrista, etichetta che potrebbe benissimo essere il nome del prossimo film di Gabriel Garko nei panni del boss e Manuela Arcuri nei panni della vittima seducente, ma la sottoscritta starà gia dormendo. Sedici concorrenti, tutti bellibellibelli e tutti inquadrati nell’identikit del perfetto protagonista del Grande Fratello.
I presupposti per boicottare la prossima puntata ci sono tutti, ma l’italiano medio non li considererà. Perché l’italiano medio ama le storie tormentate, ama gli urli immotivati, ama i casi umani, ama le liason d’amore. Se l’italiano medio ama Barbara d’Urso, perché non dovrebbe amare quelli del Grande Fratello?
C’è solo una cosa che rende degna la visione della prima puntata, come esperimento sociologico, con un unico mantra in testa: questi casi umani da Grande Fratello sono come le brutte notizie.
Prima o poi finiscono davvero.
Rudy Bandiera says
” Il gigolò è un cesso inverecondo” AHHAHAHA verissimo!
Ha la faccia che sembra uscito da Topolino ed una voce degna di un efebo HAHAHA
i(ro)Nic says
“prima o poi finiscono davvero”. Mah, io non ne sarei così sicuro. L’esperimento sociologico scava in quella fetta d’Italia che tu hai ricondotto a degli identikit tipo, unica consolazione per chi si rifiuta di riconoscere che nel Gf venga veramente rappresentata la faccia dell’italiano medio. Purtroppo però, temo, quella fetta si allarga di anno in anno di pari passo con l’analfabetizzazione di ritorno che in questo paese va aumentando precipitosamente.
Morgana says
Il gigolò è la vera sorpresa di questa edizione : ma dove lo hanno pescato ? Ma faceva prezzi scontati o pagamento a rate ? C’è un concorrente bello e non rozzo però, Andrea, l’italo giapponese !
Giovanna Gallo says
@morgana: caruccio si l’italo-nipponico! ma non posso che sotto-stimarlo, se hai deciso che per sfondare doveva andare al GF. Dai: nessuna persona intelligente lo farebbe. Nessuno piangerebbe per entrare, blaterando che è il sogno di una vita. E’ assurdo!