• PRESS

Giovanna Gallo

  • Home
  • Chi sono
  • DOVE SCRIVO (E COSA)
  • Libri

Natale in Calabria: guida per sopravvivere

3 gennaio 2011 | Scritto da Giovanna Gallo | 16 commenti

Non ammetto repliche. Tu, che mi dici: “Durante le feste mangio come un porco” e poi magari vengo a scoprire che sei di Bussoleno senza neanche un filino di origini sudiste, non hai “mangiato come un porco“. Non ti credo. Non posso.

Se sei del Sud, o tuo nonno era del Sud, o comunque il link con il Sud è ancora forte, allora sì, posso crederti. Posso credere che hai mangiato tanto, fino a desiderare la morte subitanea che ti portasse via dall’orribile e fascinoso mondo del fritto. Io, ad esempio, sono calabrese. In quanto calabrese, torno all’ovile ogni anno, sperando che mia madre, la signora della cucina, abbia smesso di cucinare. Ma Natale è Natale. Non è che puoi accogliere gli ospiti con un’oliva e due spaghetti.

Innanzitutto, se tu, ignaro lettore delle tradizioni calabre, credi veramente di poter sopportare di trascorrere le feste quaggiù, devi sapere due o tre cosette legate alla tua sopravvivenza. Mi ringrazierai, dopo.

La prima regola è: non ci sono regole. Primosecondocontornofine in Calabria non esiste, il tutto è almeno alla seconda, se non alla terza. Se per antipasto hai già ingurgitato una quantità illegale di salame e olivette saporite e bruschette su cui campeggiano chili di condimento, sappi che il momento duro deve ancora arrivare. E se è periodo di festa, devi dire addio alla tua integrità psico-fisica.

Le feste, come per tutti, cominciano l’8 Dicembre. Siccome annoiccipiacciono le cose intrinsecamente fritte, quel giorno friggiamo. Prendi l’ingrediente più grasso che hai, le patate, e le abbini a un altro elemento che grida “Calorie! Calorie!“, e cioè l’olio. Li metti insieme in una padella e crei delle ciambelline di patata morbidose, che puoi mangiare con o senza lo zucchero, così, tanto per aiutare il colesterolo. Se le mangi senza lo zucchero ti senti meno in colpa.

Mai essere un ospite in casa calabra durante le feste. Perché se è vero che vige la regola del “ingozzare gli ospiti come la strega fece con Hansel e Gretel in segno d’ospitalità“, allora stai sicuro, caro ignaro delle tradizioni calabre, che ciò avverrà. E avverrà nel peggiore dei modi: a tradimento.

Le frasi tipiche che potrai ascoltare da ospite intorno ad un tavola calabrese saranno le seguenti:

“Assaggia questo, l’ho fatto io, è genuino” (detto di solito di una cosa disgraziatamente grassa)

“Mangialo, questo al Nord non ce lo avete” (detto di solito di una cosa che cresce, nasce e muore anche ad Aosta)

“Dai, un altro pochino: lo dobbiamo finire” (detto di almeno 3 porzioni pro-capite di alimento)

Le frasi che DOVRAI EVITARE se commensale di una tavola calabrese è la seguente:

“Buono!” (Pena: il temibile bis, che comunque è di default e che quindi diventerà automaticamente tris)

Dopo questo brevissimo vademecum su cosa dire o non dire, tu, commensale ospite di una tavola calabra sappi che dovrai mangiare molto velocemente, se vuoi stare ai ritmi degli altri. La leggenda metropolitana vuole che i pasti del Sud durino ore&ore. Errore: il calabrese medio, secondo studi approfonditi portati avanti da me, riesce a mangiare in dieci minuti d’orologio in media otto portate, esclusa la frutta secca. La stessa ricerca ha infatti evidenziato che la frutta secca trattiene il calabrese medio a tavola almeno 80 minuti, fino alla pennichella pomeridiana che lo trattiene altri 60-70 minuti.

Un discorso a parte meritano matrimoni/battesimi e cerimonie varie per le quali è preferibile mettersi in testa da subito che null’altro che la morte potrà portarvi via da quel tavolo.

La cosa da sapere sulle mamme calabre in preda alla cucina folle delle feste è che tu, ospite straniero, non potrai mai capire quanto è isterica. Con te sarà amabile, dolce, affettuosa, una donna rilassata e felice di avere tanta gente intorno al suo desco. Ma quando volterai le spalle, lei si trasformerà in una terribile virago, trasfigurandosi in una mamma-mostro che deve a tutti i costi cucinare quella quantità di roba in una certa quantità di tempo e senza sgarrare, e tu, figlia inetta, dovrai essere un anello buono di quella catena di montaggio, pena il pubblico sputtanamento con tanto di F di fallita cucita sull’inutile grembiule da cuoco.

Ad ogni modo, se tu, ospite straniero in terra calabra, credi di poter resistere a un pranzo di Natale calabro, sei chiaramente un illuso. Se una domenica media è portatrice funesta di almeno 7 portate, esclusa frutta e dolce, cosa può mai regalare un cenone in grande stile?

E se credi, oh tu, povero illuso, che una volta sazio potrai smettere di mangiare, ti sbagli di grosso: dopo 8 portate pantagrueliche, qualcuno si alzerà da tavola urlando: “Chi vuole della salsiccia fritta per farsi la bocca?“, e, in un coro lamentoso e straziante di no, imperterrito si recherà ai fornelli per friggere ciò che la legge vieta di friggere. Come chiusura di pasto. Che tutti dovranno mangiare, pena la pubblica fustigazione.

Un’altra regola d’oro dell’ospite in casa calabra durante le feste è: è meglio se te ne vai una volta finito il cenone/pranzo di Natale o Capodanno. Perché tu credi che il giorno feriale dopo quello festivo sia di magro, e invece no: a parte che ci sono da finire gli avanzi, ma poi vuoi mettere una bella carbonara?

E sii pronto a una cosa, ospite straniero in terra calabra: a fine serata ti troverai le polpette anche nel reggiseno.

Leggi anche qui

  • Una bella giornata rovinata da Tamarreide: la cronaca di una sopravvissutaUna bella giornata rovinata da Tamarreide: la cronaca di una sopravvissuta
  • Tornare a lavoro dopo la maternitàTornare a lavoro dopo la maternità
  • Sopravvivere a una serata mondana dopo una giornata in ufficio. Dedicato a tutte le donneSopravvivere a una serata mondana dopo una giornata in ufficio. Dedicato a tutte le donne
  • Piccola lista di cose adorabili per i regali di Natale 2016 #2Piccola lista di cose adorabili per i regali di Natale 2016 #2

Categoria: Lifestyle, Storie calabre
Tag: racconti calabri, racconti calabria, racconti divertenti, racconti divertenti sulle mamme

« Le più idiote pagine fan di Facebook (work in progress)
Dawson celebra la faccia lacrimante con un sito imperdibile »

Commenti

  1. Antonio says

    3 gennaio 2011 at 13:29

    Mia mamma la vigilia di Natale si è svegliata alle 5 e 30 ed ha iniziato a cucinare alle 6 …….

    e ancora è rimasta l’epifania!!!

    Rispondi
    • Giovanna Gallo says

      3 gennaio 2011 at 13:34

      @antonio: santa donna! anche la mia! dio ci salvi dall’epifania!

      Rispondi
  2. cri says

    3 gennaio 2011 at 13:31

    cielo, parli di calabria ma, sinceramente, a me sembra una breve sintesi della “tipica tavolata dell’italiano medio”.
    Sto ancora male al pensiero.
    E sto ancora male pensando che io, IO, sono la mamma.
    sigh.

    Rispondi
    • Giovanna Gallo says

      3 gennaio 2011 at 13:34

      @cri: sei la mamma isterica!?? Non ci credo!

      Rispondi
  3. Antonio says

    3 gennaio 2011 at 13:36

    sai che per l’epifania si mettono 13 piatti sul tavolo? non importa quali e in quali quantità.. ma ci devono stare … poi aggiungi che il 5 è il compleanno di mia Mamma e il 6 di mio cognato ….

    Non oso pensare!!

    LoL!!!

    Rispondi
  4. cri says

    3 gennaio 2011 at 15:01

    ummmm no, per fortuna ho ancora un po’ di dignità… ahahah però ammetto che a volte esagero con le preparazioni “culinarie”, comunque a prescindere dal periodo. Forse, di fatto, a Natale mi controllo abbastanza anche se ho ancora lasagne dall’ultimo dell’anno (di tre teglie ne ho servita solo mezza…)

    Rispondi
  5. Rudy Bandiera says

    3 gennaio 2011 at 19:48

    Mi è venuta voglia di salamina da sugo con il purè….

    Rispondi
  6. Licia says

    21 gennaio 2011 at 20:31

    Bellissimo! 🙂
    Da Crotonese D.O.C. comprendo pienamente.
    Mi hai fatto venire voglia di crispeddrhe! 😀

    Rispondi
  7. valevrox says

    4 aprile 2013 at 15:08

    Io che non mangio carne sarei arsa viva come le Streghe nel 500. 😛

    Rispondi
  8. orologi replica italia says

    11 marzo 2014 at 4:53

    Very good, I feel very interesting.

    Rispondi

Trackbacks

  1. Tweets that mention Natale in Calabria: guida per sopravvivere | Forse ho sbagliato tutto -- Topsy.com ha detto:
    3 gennaio 2011 alle 13:49

    […] This post was mentioned on Twitter by Davide Licordari, Giovanna Gallo, Giovanna Gallo and others. Giovanna Gallo said: Natale in Calabria: la guida per sopravvivere. DA NON PERDERE! http://www.giovannagallo.it/racconti-sul-natale-in-calabria […]

    Rispondi
  2. Film al cinema: “Immaturi”, ed è subito nostalgia del liceo | Forse ho sbagliato tutto ha detto:
    24 gennaio 2011 alle 14:22

    […] lì a riempire le poltrone; per quelli che l’hanno già visto, c’è Qualunquemente, calabro politico interpretato da Antonio Albanese. C’è coda al cinema e anche la sala di […]

    Rispondi
  3. Storie calabre presenta: pic-nic al Sud, guida alla sopravvivenza | Forse ho sbagliato tutto ha detto:
    27 maggio 2011 alle 12:28

    […] pic-nic non sono tutti uguali. Per questo, dopo la guida alla sopravvivenza ai pranzi e alle cene natalizi, e agli aperitivi made in Calabria, oggi, proprio mentre gli effluvi dell’estate accendono […]

    Rispondi
  4. Capodanno in Calabria: quello che non ti hanno mai detto | Forse ho sbagliato tutto - Il blog di Giovanna Gallo ha detto:
    13 gennaio 2012 alle 12:01

    […] di pranzicenepranzicenefruttaseccapranzicene che vi ho già descritto l’anno scorso, col vademecum per la sopravvivenza al Natale calabro. Se la mamma calabra spignatta il 24 Dicembre e frigge tutta la fauna presente nel Mar […]

    Rispondi
  5. Suoceri piemontesi in visita dai genitori calabresi: istruzioni per sopravvivere | Giovanna Gallo ha detto:
    4 aprile 2013 alle 13:00

    […] (come già per il Natale in Calabria) mai, mai sottovalutare la potenza intrinseca dell’attività preferita dei genitori calabresi […]

    Rispondi
  6. Regali di Natale 2013 idee bizzarre: le proposte più assurde | Giovanna Gallo ha detto:
    10 dicembre 2013 alle 17:29

    […] il classico set cappellino + sciarpa, o ancora l’agendina per l’anno nuovo. Si sa che a Natale basta il pensiero, ma in realtà anche no: ok spendere poco, ma che almeno il dono sia originale. E […]

    Rispondi

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Seguimi

Inizia qui

Contattami

Vuoi collaborare con me, farmi raccontare un tuo progetto, chiedermi un parere, inviarmi un comunicato stampa o invitarmi a un press tour? Scrivimi: giovanna.gallo23@gmail.com

I miei libri

Scopri e acquista Eroine Multitasking (2013) e L'amore non è un film - Come non farsi rovinare la vita sentimentale dalle commedie romantiche (2014) Acquista online

Chi sono

Mi chiamo Giovanna (ma forse mi conosci come Gioska23?) e sono una redattrice freelance specializzata in costume: scrivo tutti i giorni di famiglie reali e attualità su Cosmopolitan.it e per l'edizione cartacea, collaboro con il settimanale GENTE, mi occupo di benessere mentale e relazioni su d.repubblica.it e di viaggi su Lonelyplanetitalia.it. Sono anche la mamma di Elena e una grande nostalgica degli anni novanta, autrice di due libri, gran chiacchierona dalla nascita, calabrese trapiantata a Torino: ecco il mio identikit in breve. Vuoi sapere qualcosa di più su di me? Conosciamoci meglio

PRIVACY

SCOPRI COME VENGONO UTILIZZATI I TUOI DATI DA QUESTO SITO

Scopri

  • ABOUT
  • LAVORA CON ME
  • LIBRI
  • PRESS
  • Home
  • Chi sono
  • DOVE SCRIVO (E COSA)
  • Libri

© Copyright Giovanna Gallo · P.IVA: 11654860011

Questo Sito Web utilizza Cookie per salvare la sessione dell'Utente e per svolgere altre attività strettamente necessarie al funzionamento di questo Sito Web, ad esempio in relazione alla distribuzione del traffico. Accetto Cosa sono i cookie e come disattivarli Questo Sito Web utilizza Cookie per salvare le preferenze di navigazione ed ottimizzare l'esperienza di navigazione dell'Utente. Fra questi Cookie rientrano, ad esempio, quelli per impostare la lingua e la valuta o per la gestione di statistiche da parte del Titolare del sito. Accetto Cosa sono i cookie e come disattivarli
Privacy & Cookies Policy