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Incontro con l’autore: “Chiedo Scusa”, scrivere è guarire

20 gennaio 2011 | Scritto da Giovanna Gallo | 1 commento

Torino – C’è un lampadario enorme sul soffitto della sala del Circolo dei Lettori. Gronda cristalli e luccicanti riflessi sulle poltrone e i busti in bronzo. C’è un palchetto con tre sedie e un tavolo in attesa degli ospiti e c’è gente, tanta gente ad aspettarli. A moderare l’incontro c’è Fabio Geda, emozionato. Sulla sua pagina Facebook, nel pomeriggio, annunciava che non avrebbe usato troppe parole per introdurre un libro che dice tutto da sè.

Saverio Mastrofranco, alias Valerio Mastandrea e Francesco Abate sono amici da tempo e funzionano bene l’uno come spalla dell’altro. La scaletta sparisce ma l’improvvisazione non li spaventa, vanno a braccio. Il libro “Chiedo scusa” (Einaudi) è nelle librerie da settembre 2010, ma il lavoro duro comincia adesso: incontri, presentazioni, reading, approfondimenti, interviste. Per un attore prestato alla scrittura e un giornalista di nera passato al lato oscuro della parola, quello del romanzo biografico, non è una passeggiata. Eppure Francesco Abate si sente a suo agio, e si vede. Sorride sempre, perché Mastandrea è buffo, ma anche perché gli piace essere lì e raccontare il lungo iter della sua malattia, che si è concluso con quel trapianto di fegato che oggi gli ha restituito un’altra vita. Essere lì, davanti a quel pubblico che annuisce e sorride, e ascolta attentamente e si commuove, vuol dire solo una cosa: che ce l’ha fatta. In “Chiedo scusa” non si parla di Francesco Abate, ma di Valter, un giornalista che scopre di avere l’epatite proprio come suo padre, morto troppo giovane anni prima. Solo un trapianto può salvarlo: da quel momento Valter si ritrova circondato dalla malattia, dai ricordi, dalla speranza. Vicino ha un telefono di cui solo il centro trapianti ha il numero, e che squillerà solo una volta, quella volta. Qualcuno, dall’altro capo, dirà: “C’è un dono per te” e sarà fatta. La storia di Valter si intreccia con quella di Francesco, ma “questa non è solo la mia storia: racconto la vita di tantissime persone che ogni giorno fanno i conti con questa malattia“, dice.”Quella del libro è la storia di un bambino, in fondo: di un bambino troppo piccolo che convive con la malattia da troppo tempo“, racconta Francesco. Continua a sorridere mentre spiega come funziona la lista d’attesa del trapianto (“Può durare anche dei mesi, è straziante“) e non si scompone quando il suo compagno legge il passo del libro in cui si racconta della terribile operazione subìta senza anestesia.

Accanto a lui Valerio Mastandrea, che per pudore? ha deciso di lasciare a casa il suo nome da vip per lanciare in copertina un alter-ego scrittore. “Mi sono approcciato al romanzo da lettore, non certo come autore“, dice convinto. “E’ stata dura, soprattutto in quei quindici giorni in cui siamo rimasti chiusi in casa a scrivere, a strettissimo contatto“. Rimbalza la palla ad Abate, che non gli lesina frecciatine: “Interrompeva in continuazione il lavoro per scendere al bar a prendere un caffè. Avete idea di cosa significhi scendere con Valerio Mastandrea a prendere un caffè nel centro di Roma?! Ore perse e tante chiacchiere!“.

Poi accade qualcosa, nel pubblico. Il caldo, forse, la lettura di scene troppo crude, l’empatia e una signora sviene. Un po’ di chiacchiericcio, Valerio e Francesco restano impacciati ai loro posti, senza sapere bene che fare. La signora viene trascinata ancora dormiente a braccia da una serie di tenaci aiutanti, e l’incontro prosegue. Francesco ha bene in mente una cosa: non siamo delle isole: “Il trapianto presuppone la morte di un’altra persona che dona i suoi organi. Attendi di tornare a vivere, pur sapendo che quella che sarà la tua gioia è il lutto di un altro“. E conclude, sorridente com’è arrivato: “Esiste l’uomo comunità, non si va da nessuna parte da soli. Non è un caso che questa storia l’abbiamo raccontata in due“.

INFO SUL LIBRO

“Chiedo Scusa” di Francesco Abate e Saverio Mastrofranco

2010
Stile libero Big
pp. 236
€ 17,50

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Categoria: Lifestyle, recensioni letterarie
Tag: circolo dei lettori, francesco abate libro, incontro con francesco abate, Libri, recensione libro chiedo scusa, recensioni libri, trapianto in italia, valiero mastrandrea, vivere dopo un trapianto

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  1. Tweets that mention Incontro con l’autore: “Chiedo Scusa”, scrivere è guarire | Forse ho sbagliato tutto -- Topsy.com ha detto:
    20 gennaio 2011 alle 22:46

    […] This post was mentioned on Twitter by Giovanna Gallo, Giovanna Gallo and imbrattacarte, Amo leggere!. Amo leggere! said: "Chiedo scusa" è un bel racconto di vita. Reportage dell'incontro con Francesco Abate e Valerio Mastrandrea. http://bit.ly/gG7ykw #libri […]

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