Se dico tv, cosa viene in mente al telespettatore medio? Robe trash, programmi di Maria de Filippi (se ne possono citare almeno 4 che tutti, almeno una volta nella vita, e purtroppo, abbiamo visto) incursioni telefoniche fuori luogo, arene e talk shows in cui, per alzare il tono, si invita l’Alba Parietti (per un’atmosfera da “Bella ma acuta“) o l’Alessandro Meluzzi (per un’atmosfera da “la psicologia del senso comune nei vostri salotti“) di turno. Le cronache ci raccontano di persone che hanno buttato la tv nell’immondizia, gesto a cui non è seguito un esaurimento nervoso da mancanza di telecomando. Eppure uno stoico e quanto mai arguto blogger continua a sfidare le leggi della sopportazione televisiva per raccontare a noi lettori/spettatori gli in&out della tv italiana. Lui è Akio di Carotelevip, uno che alle starlettine, ai vippetti e ai divi della tele dà del tu. Ogni giorno, nel suo post e nei suoi postini (o “piccoli post”) scrive una lettera agrodolce al televip di turno, nascondendo, dietro alle battute al vetriolo, un’attenta analisi del costume italiano di cui la nostra tv si veste per sembrare più bella, divertente, “alta“. Akio si diverte a spogliarla, un po’ per smascherarla, un po’ per ridere.
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Giovanna: Nel tuo blog ogni giorno analizzi i pregi e difetti della televisione italiana e “criticare” la tv vuol dire guardare un certo genere di programmi, che in condizioni normali magari non seguiresti. Viene da chiederti: chi te lo fa fare? Come nasce questa passione?
Akio: Ho aperto il blog per divertimento e lo è ancora oggi dopo oltre 7 anni (dunque non me lo fa fare nessuno, finchè mi diverto vado avanti). Ho scelto la tv come argomento perchè offre spunti per riflettere con ironia su tutto: dalla politica allo sport, dalla cronaca nera al gossip, dalla cultura alle sottoculture. Non in tutti i post, ovviamente. La maggior parte dei post di caro televip sono esclusivamente di “critica” televisiva e di racconto di quello che avviene in tv e di come avviene. Però hai ragione, se non avessi un blog, molti dei programmi di cui parlo non li guarderei.
G: Non ci vuole molto a capire che gli spunti che hai sono innumerevoli: la trash tv, i contenitori- verità, le arene, i talk-shows politici che diventano fiere (o “postriboli”, cit.). Come fai a scegliere, in questa varietà, l’argomento del giorno?
Akio: Non programmo i post. Alcune volte scrivo due o tre parole chiave su un tema, un programma o un personaggio e poi aspetto che maturi. Altre volte parto dalle dichiarazioni dei televip (ne fanno tantissime ed è sorprendente lo spazio che i grandi quotidiani dedicano alle interviste e alle dichiarazioni dei personaggi della televisione; boh e pure mah). Ma la maggior parte dei post sono scritti al momento. Guardo (per caso, per scelta, per zapping) un programma, un personaggio, una situazione e butto giù il post.
G: Da analista della tv, ti sarai fatto un’idea di come funzionano certi schemi televisivi (l’ospite “bollente” e attuale, la conduttrice “empatica” e solidale tra gli altri), ma, alla fine, sembra tutto ridursi a una macchinazione politica, in un senso o nell’altro. Sono io a essere troppo dietrologa, o vedi anche tu quello che vedo io?
Akio: L’idea che mi sono fatto è che in tv nulla, ma proprio nulla, sia improvvisato. Anche le situazioni apparentemente più impreviste e imprevedibili si verificano perchè se ne sono create le condizioni: nella scelta dei conduttori, degli autori, degli ospiti, dei temi. In molti casi la dietrologia è d’obbligo e viene naturale pensare che ci sia una costruzione a tavolino: per fare audience, per sostenere o contrastare una fazione (non solo politica), per alimentare l’autoreferenzialità di cui la televisione si nutre e vive.
G: Un giornalista di Repubblica, un po’ di settimane fa, raccontava dello “sgunzagliamento” dei fidi del Premier per ricostruire la sua immagine pubblica post-scandalo: l’immancabile Fede, Vespa a Porta a Porta, Signorini con Ruby e la sua storia melodrammatica, la d’Urso e il suo salottino perbene. Come hai percepito questo contrattacco da spettatore?
Akio: Peggio, l’ho percepito come un auto-sguinzagliamento.
G: Questo blog ha una sezione intitolata: “Assurdità televisive“. Secondo te, qual è il programma più assurdo degli ultimi anni?
Akio: Tutta la tv del dolore di cui l’ultimo drammatico esempio è stata la seconda (e per fortuna ultima) puntata di Stasera che sera in cui Barbara D’Urso ha ospitato Francesco Nuti. Ma tra “le assurdità” metto anche programmi super-trash come La Talpa, La Fattoria, L’Isola dei famosi, Pupa e Secchione. Però tu mi chiedi “il più assurdo” e su questo non ho dubbi: Uomini e Donne. Nove mesi, tutti i pomeriggi, di nulla assoluto, in cui i personaggi si contendono “la seduta“, “l’esterna“, “il tronista“.
G: Tasto dolente: i reality-shows. Tutti dicono di non seguire il Grande Fratello, eppure fa milioni di ascolti (suona quasi come: “Io non voto Berlusconi!”, eppure..) tanto che si pensa di allungare ulteriormente l’attuale edizione. Sembra tutto costruito, eppure la gente continua a crederci: perché secondo te?
Akio: Sì, manderanno in onda altre 10 settimane di Grande Fratello 11! Non penso che il pubblico creda a quello che avviene nella “casa”. Il GF non è un reality ma una soap opera di cui gli autori ripetono ciclicamente situazioni e personaggi. Riguardo al successo del GF bisogna distingerlo in due fasi. La prima, quella della novità assoluta, che ha trovato terreno fertile nel vecchiume e nella ripetitività di cui la tv era ed è malata. La seconda fase è quella che strizza l’occhio proprio a Uomini e Donne di Maria De Filippi in cui il cast è pensato in funzione delle love story da far scoppiare nella casa, con puntuale crescendo fino alla rottura e alla comparsa dell’amante “esterno/a alla casa”, pronto ad alimentare ore e ore di discussioni fuffa a Mattino Cinque, Pomeriggio Cinque e Domenica Cinque. Una parte del pubblico è quello “normale” che li guarda come si guardavano ai tempi del cinema muto le comiche con le torte in faccia. Un pubblico destinato a calare come dimostra la perdita di smalto anche di Mai dire Grande Fratello. Un’altra parte di pubblico è quello “anormale” che “vive passivamente di tv” (per tante ragioni, alcune delle quali molto serie) e si abitua a convivere con i personaggi e i programmi che spesso fanno da sottofondo alla loro giornata. E poi, cara Giovanna, ci sono tutti quelli che partecipano ai casting per entrare nella casa del GF, affollatissimi tutto l’anno. Di certo quelli non si perdono una puntata per identificarsi con qualcuno e sognare di prenderne il posto! Se li metti tutti insieme fanno grandi numeri auditel!
G: Esiste anche una buona tv: cosa ami guardare e chi tra i vari protagonisti della televisione non criticheresti mai sul tuo blog?
Akio: Il livello generale della tv generalista gratuita si sta abbassando anche perchè è aumentata l’offerta della tv tematica a pagamento. La buona tv esiste ma costa molto farla e ha un pubblico di nicchia che in termini pubblicitari e di abbonamento rende solo sulle tv tematiche. Dunque, le tv generaliste gratuite non sprecheranno risorse qualitative e quantitative fino a quando continueranno a fare utili con pochi investimenti. La Rai sta cominciando a scardinare questo meccanismo con l’offerta sul digitale terrestre. Rai 5, RaiNews, Rai Storia, Rai Movie, Rai 4, offrono programmi e intrattenimento che da anni non vediamo più sulle prime tre reti Rai. Negli ultimi mesi qualcosa di buono l’ho trovato lì. Riguardo ai personaggi della tv, nessuno è esente da critiche. Anche il miglior televip sa che la critica è sempre fatta per costruire anche quando distrugge. Molti televip sono rinati dalle ceneri di programmi pessimi. Un esempio su tutti il Fiorello di Buona Domenica e di Non dimenticate lo spazzolino da denti.
* La foto di copertina è tratta dal blog alterpensiero
akio says
grazie giò (mi era quasi venuto di scrivere dottoressa giò ma non volevo porre fine alla nostra amicizia) ancora congratulazioni per la tua laurea… aspetto un post sul dietro le quinte e sulle tue aspettative! grazie ancora per l’opportunità di questa bella intervista, Akio.
mariano sabatini says
grande intervista, eccellente intervistatrice… grandioso intervistato!!!
Giovanna Gallo says
@mariano grazie! Ma grazie soprattutto ad Akio, che si conferma uno dei migliori blogger di critica tv della blogosfera. Appassionato e interessante come sono in pochi.
Un saluto a entrambi 🙂
akio says
grazie mariano!