• PRESS

Giovanna Gallo

  • Home
  • Chi sono
  • DOVE SCRIVO (E COSA)
  • Libri

Storie calabre presenta: Se non ami i cambiamenti, non ospitare tua madre

17 febbraio 2011 | Scritto da Giovanna Gallo | 4 commenti

Mia madre è in trasferta. La ghiotta occasione accademica che mi ha vista protagonista nei giorni scorsi (una laurea definitiva) l’ha portata a prendere un treno notte con consorte e figlio quattrenne ed espatriare fuori dai confini calabri, una cosa che succede con la stessa frequenza del Giubileo. Per mia madre le desolate terre del Nord sono posti dove non cresce l’erba, dove non si mangiano cose genuine, dove neanche il pane sazia. Nella sua immensa saggezza che comprende di solito tutto lo scibile umano – dal giardinaggio all’astrofisica – ha infatti avuto modo di soppesare dei panini morbidi come quelli della nonna di Heidi arrivando dunque all’unica conclusione possibile: “Questi panini morbidi sono troppo leggeri. Il pane calabrese ha la crosta, dunque è più genuino, saporito e sano“. Mia madre è campanilista ai massimi livelli e riesce a confrontare ogni cosa con quelle a cui è abituata, e ciò a cui è abituata vince di solito a mani basse.

Domenica è giunta nelle fredde terre del Nord, già scettica che potesse esserci stato un clima quanto mai primaverile appena due giorni prima, perché qui il sole non sorge mai, oltre i meno sette gradi non si va, c’è sempre nebbia e ricordiamo che la gente muore di fame perché il pane non sazia. Tutta la famiglia ospite a casa mia. Mamma è una che la casa deve averla sempre pulita, “perché se viene qualcuno all’improvviso?” e quindi casa mia non potrebbe mai rientrare nei suoi standard.

Infatti non vi rientra.

Pensate, con empatico trasporto, a mia madre, il mio borbottante padre e un iperattivo fratello di 4 anni in 30 mq, aggiungete tanto disordine da sistemizzare e avrete come risultato, nell’ordine:

  • i barattolini delle spezie opportunamente sistemati nel loco individuato da mia madre come perfetto per i barattolini delle spezie
  • bicchieri che spariscono dall’apposito armadietto, inseriti in un altro più consono alla loro natura
  • piatti che miracolosamente si allineano in fila indiana dal più piccolo al più grande. Quelli brutti e da me amati spariscono nel nulla
  • il nirvana raggiunto dalle sedicimillanta riviste accumulate in due anni di vita al Nord rotto dall’insindacabile giudizio della genitrice che ritiene oltremodo poco ottimizzante l’abitudine di non gettarle nell’istante immediatamente successivo alla lettura dell’ultima pagina

Un altro annoso problema che non fa prendere sonno alla madre in trasferta è l’aereo. Temibile marchingegno di recente brevetto, accoglierà la sacra famiglia per il viaggio di ritorno in terra natìa, lì dove scorre latte e miele. Non essendo mai salita su un velivolo in vita sua, la madre in trasferta affronta digrignando i denti l’avventura, masticando leggende metropolitane degne della migliore puntata di Mistero. Nell’ordine:

  • “Sull’aereo mi hanno detto che non si può portare nulla, nè da mangiare nè da bere  e che se ti scappa la pipì devi comunque stare immobile al tuo posto“
  • “Tua sorella non potrebbe mai prendere l’aereo, è asmatica. Il cambiamento di pressione potrebbe generarle una crisi

Sì, perché notoriamente l’aereo è un open-space, e si viaggia col vento che ti scompiglia i capelli.

Mia madre, se tu le dici che qui i dolci li fanno e ce ne sono anche di buoni, ti piazza sotto il naso il suo campionario di ricette calabre e comincia ad elencarne le proprietà. I dolci con il miele di giù sono senz’altro più saporiti perché il miele è particolare, lo zucchero più raffinato, la farina più zerozero. La pasta al forno più succulenta (ma qui mi ha ragione, la genitrice) perché i suoi mille strati di allegria la rendono più sostanziosa, mentre qui a malapena infilano tra una sfoglia e l’altra due rachitiche bollicine di carne. Questa donna che ha sempre una risposta pronta e deve sempre dire la sua sostiene da anni che le coltivazioni del Piemonte, sempre che l’arida terra riesca a generarne alcuna, non possono competere in bellezza, genuinità e rigogliosità quelle calabresi, terra dal sole perenne.

E se mai le nomini qualcosa che giù non sappiamo manco cos’è, simbolo evidente di una supremazia culinaria e agricola senza confronto calabro, allora lei che fa? Arriccia il naso, e tenendo fede allo scibile umano che soggiorna in lei, si mette a sostenere che non sarà mai buono come quell’altra cosa che in Calabria c’è e qui no.

Di solito, per sfinimento, queste schermaglie le vince sempre lei.

Leggi anche qui

  • Organizzare un matrimonio autunnale: soluzioni, ispirazioni, idee low costOrganizzare un matrimonio autunnale: soluzioni, ispirazioni, idee low cost
  • La figlia inetta in cucina e la mamma, cuoca sublimeLa figlia inetta in cucina e la mamma, cuoca sublime
  • Una cosa divertente che non farò mai più, ovvero: Torno a fare la freelanceUna cosa divertente che non farò mai più, ovvero: Torno a fare la freelance
  • Vacanze in Calabria: cosa fare, cosa mangiare, cosa vedere assolutamenteVacanze in Calabria: cosa fare, cosa mangiare, cosa vedere assolutamente

Categoria: Lifestyle, Storie calabre
Tag: mamma ospite a casa tua, racconti calabria, racconti divertenti, racconti divertenti calabria, racconti divertenti sulle mamme, Storie calabre

« Il trash non muore mai. Carotelevip e gli in&out di questa povera tv italiana
“Amore e altri rimedi”: un film che fa frignare le ragazze romantiche »

Trackbacks

  1. Tweets that mention Storie calabre presenta: Se non ami i cambiamenti, non ospitare tua madre | Forse ho sbagliato tutto -- Topsy.com ha detto:
    17 febbraio 2011 alle 13:06

    […] This post was mentioned on Twitter by Davide Licordari, Giovanna Gallo and Giovanna Gallo, francescath76. francescath76 said: RT @davidelico: Questa è mia suocera, colei che giunse dalla #calabria in trafserta nel triste nord http://bit.ly/gZT4VL via @gioska23 […]

    Rispondi
  2. Storie calabre presenta: mai organizzare un party con la mamma calabra | Forse ho sbagliato tutto ha detto:
    4 maggio 2011 alle 10:26

    […] a festeggiare come si deve questo grande traguardo, tra l’altro ultimo tra quelli scolastici ( e qui scopri il perché). Ha le mani legate, non ha una casa, e, tragedia delle tragedie, quella in cui è ospite ha un […]

    Rispondi
  3. Superstizioni calabre alle quali nessuno crede più tranne mia madre | Forse ho sbagliato tutto - Il blog di Giovanna Gallo ha detto:
    19 settembre 2011 alle 15:59

    […] sempre il prologo del pezzo (donna intelligente e brillante, giovane e infaticabile lavoratrice e cuoca) andrò ad elencarvi una serie di credenze cui la mamma calabra crede […]

    Rispondi
  4. Racconti calabresi: l'invasione della mamma calabra | Forse ho sbagliato tutto - Il blog di Giovanna Gallo ha detto:
    16 aprile 2012 alle 15:38

    […] dell’esperienza della famiglia calabra che si sposta dalla terra natìa e vi dicevo “Se non ami i cambiamenti, non ospitare tua madre” non parlavo mica a sproposito. Perché quando la madre si sposta, insieme a tutta la […]

    Rispondi

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Seguimi

Inizia qui

Contattami

Vuoi collaborare con me, farmi raccontare un tuo progetto, chiedermi un parere, inviarmi un comunicato stampa o invitarmi a un press tour? Scrivimi: giovanna.gallo23@gmail.com

I miei libri

Scopri e acquista Eroine Multitasking (2013) e L'amore non è un film - Come non farsi rovinare la vita sentimentale dalle commedie romantiche (2014) Acquista online

Chi sono

Mi chiamo Giovanna (ma forse mi conosci come Gioska23?) e sono una redattrice freelance specializzata in costume: scrivo tutti i giorni di famiglie reali e attualità su Cosmopolitan.it e per l'edizione cartacea, collaboro con il settimanale GENTE, mi occupo di benessere mentale e relazioni su d.repubblica.it e di viaggi su Lonelyplanetitalia.it. Sono anche la mamma di Elena e una grande nostalgica degli anni novanta, autrice di due libri, gran chiacchierona dalla nascita, calabrese trapiantata a Torino: ecco il mio identikit in breve. Vuoi sapere qualcosa di più su di me? Conosciamoci meglio

PRIVACY

SCOPRI COME VENGONO UTILIZZATI I TUOI DATI DA QUESTO SITO

Scopri

  • ABOUT
  • LAVORA CON ME
  • LIBRI
  • PRESS
  • Home
  • Chi sono
  • DOVE SCRIVO (E COSA)
  • Libri

© Copyright Giovanna Gallo · P.IVA: 11654860011

Questo Sito Web utilizza Cookie per salvare la sessione dell'Utente e per svolgere altre attività strettamente necessarie al funzionamento di questo Sito Web, ad esempio in relazione alla distribuzione del traffico. Accetto Cosa sono i cookie e come disattivarli Questo Sito Web utilizza Cookie per salvare le preferenze di navigazione ed ottimizzare l'esperienza di navigazione dell'Utente. Fra questi Cookie rientrano, ad esempio, quelli per impostare la lingua e la valuta o per la gestione di statistiche da parte del Titolare del sito. Accetto Cosa sono i cookie e come disattivarli
Privacy & Cookies Policy