Lo dicono tutti: “Guarda che d’estate si dimagrisce” oppure “Massì, mangi solo anguria, vedrai quanta pipì e la ritenzione idrica va via” o ancora “Al mare? Ti passa la fame. Poi vedi come cali di peso, nuoti e perdi anche una taglia di fianchi“.
Sono qui per smentire queste leggende metropolitane e per mettere in chiaro che la variabile location della tua estate conta molto ai fini del tuo dimagrimento. O della mancanza di quest’ultimo.
Se fai le tue vacanze al Sud, se torni a casa dopo lungo peregrinare, se vai a trovare i parenti: ingrassi. Ingrassi perché mangi. Mangi perché è tutto buono. E anche perché se rifiuti muori. Ok, tiriamo fuori sempre gli stessi stereotipi: al sud se magna, al nord manco per sogno, il cibo è un nemico da combattere, ma voi non avete visto le occhiate di mia madre, lei, la regina della cucina, quando ho cominciato a supplicarla di smetterla di sfornare portate, ché ce n’erano già 1.400 sul tavolo, sul piano cottura, sul lavello, su ogni sedia, sui sedili posteriori della macchina, in testa a mio fratello. “Mamma, guarda, lascio l’università per andare a fare il burlesque nei peggiori bar di Caracas“. Nessun fiato. “Mamma, ho deciso che torno a casa e mi faccio mantenere vita natural durante da te e papà, però prima vi accoppo così non potete neanche lamentarvi“. Giusto uno sguardino di curiosità tra una pitta china e una polpetta. “Mamma, dai, smettila di cucinare, che poi tutta ‘sta roba, chi la mangia?!“. Ecco, questa frase è proibita. E’ a questo punto che il terso cielo azzurro calabro diventa nero, i tuoni cominciano a ribollire, gli occhi le diventano rossi e comincia a respirare più forte, più o meno come quando Hulk si trasformava in Hulk. Per dire.
Perché nessuno ha chiesto alla mamma calabra di cucinare così tanto, tu ti accontenteresti anche di un’insalata, l’ospite di 5 portate più dolce e caffè, ma per lei è una missione, capite? Come quando vedi l’immondizia per strada e devi raccoglierla, perché “Se non comincio io, andiamo a scatafascio“, o come la raccolta differenziata. Come aiutare le vecchiette a portare la spesa. I gatti a scendere dagli alberi. Ecco, mia madre cucina perché è nel suo DNA, e cucina tanto perché secondo lei sotto le 6 portate in tavola non c’è niente e fai brutta figura con chiunque abbia avuto l’ardire di fermarsi per cena. Nessuno le ha chiesto di cucinare, ma lei lo fa ugualmente, tanto più che NON è VERO CHE NESSUNO MANGERA’ QUELLO CHE HA PREPARATO, perché è tutto troppo buono e lei lo sa, oh, se lo sa, ed è meglio che una frase del genere non esca dalla tua bocca o per farle credere che di quella roba che ha cucinato tu puoi farne a meno devi saltare il pranzo. Io una volta l’ho fatto e sono morta di stenti entro 10 minuti dall’inizio dell’orgogliosa ribellione.
Comunque. In Calabria, l’estate non è un paese per magri. O almeno lo è per tutti quelli che sono rassegnati a perdere lo status di magri per almeno una stagione. Noi – mia madre, che poi è quella che cucina, io di solito mangio – non distinguiamo tra cibi estivi e cibi invernali. Noi la cascata di rucolina su un piatto di bresaola non la consideriamo proprio. La frittura riscalda? Poco male, quando il 15 agosto puoi assaggiare, nell’ordine: melanzane ripiene fritte, polpette di melanzane fritte, spiedini di melanzana fritti, pasta con sugo e melanzane e uovo e prosciutto.
A Ferragosto vai al mare con il parentado e mia madre, che per quel giorno –uditeudite – non c’ha voglia di trasportare teglie di cibi, porta i panini. SEDICI. Sedici panini per 5 persone, di cui un bambino. Una sera mia madre organizza una grigliata in giardino e invita fidanzati e amici delle figlie. La carne, come già raccontato nel post Sopravvivere a un pic-nic calabro, è solo un mero contorno di quello che ti aspetta: bruschette, polpette, torte salate. Solita storia, insomma.
Io solo una cosa vorrei dire a quelli che sono convinti che d’estate, col sole e con la salsedine, si dimagrisca. Glielo direi piano, con gentilezza, perché queste cose sono difficili da mandare giù. Vorrei dirgli che sì, forse a Sestri Levante si mangia un bel piatto di pesce, un vinello fresco, una fettina d’anguria e poi via, pronti per la spiaggia. Ma provate a scendere un po’ più giù, dove mezza anguria pesa 7 kg, il pesce è sempre da Guinness dei primati, il bis è d’obbligo.
Come fai a dimagrire in Calabria, dico io, con il sole e la salsedine. Se li becca mia madre li mette in padella e frigge pure quelli.
Giulia says
L’articolo è bellissimo e giusto per iniziare i miei più sinceri complimenti ( ho riso tantissimo!)
Ahem-
Ho la nonna e mamma calabra. Una famiglia meravigliosamente calabrese e il resto siculo. Giuro che dal mix è venuto fuori qualcosa di esattamente uguale e credo leggermente peggio da te meravigliosamente descritto.
E a natale? quando si comincia con venti chili di turdilli giusto per cominciare?!
*_*
santocielo.
Io quando ho detto ai miei parenti di Cosenza che ero vegetariana mi hanno tutti abbracciato e detto ” poverinaaaaaaaaa”.
E’ stato uno dei momenti più belli della mia esistenza . Quando sono con loro mi vien voglia di mangiare carne giusto per i loro sguardi spenti e rassegnati.
E c’è da dire che no. Non si può affatto dire di no. Scommetto che tua mamma sforna meraviglie (la foto della melanzana santo cielo è divina!) . Altro che anguria *_*
Un bacione!
Ti leggo spesso e gia’ da un po’ ma non commento perchè fondamentale sono una timida.
Ma poi mi sono detta: uff.
E bbasta.
E ho cominciato, ecco.
Giovanna Gallo says
@giulia: maghetta, vegetariana? VEGETARIANA? mia madre non sa neanche pronunciarla questa parola. Credo che le verrebbero le convulsioni se avesse ospiti che non mangiano carne. Ma riuscirebbe a friggere anche la verdura. Tipo i fiori di zucca in pastella. Le frittelle di zucchine. Le bruschette che sopra ci mette tanta di quella roba macchettelodicoaffare.
Quanti anni c’hai, 25? Sei già fortunata a non essere stata linciata fino ad ora, ma come fai? io per molto meno (tipo che “oggi no pasta mamma, voglio un’insalatona”) mi sono beccata musi lunghi e altre terribili amenità.
Grazie per tutto, ci sentiamo su Twitter 😉
Susanna says
Amica!Quanto mi mancavano i tuoi post calabri!!!!!baci!!!
Giovanna Gallo says
@susanna: sai che quando torno ho sempre qualcosa da raccontare 🙂
Alessio says
Ti dico solo che mi stanno preparando per la Francia!! Prendine un altro po’ che lì poi quando te la mangi una cosa buona come questa…..
Giovanna Gallo says
@alessio: certo, come dimenticare questa fantastica frase delle mamme. Per non parlare delle cose che non crescono al nord, ma solo al sud, e che quello che c’è al nord in realtà dentro è arido e non nutriente?
Grazie per essere passato 🙂
Davide says
inviti, anche a pagamento ovviamente, sono disponibili ? 😉
Giovanna Gallo says
@davide: il punto è che quella donna ne sarebbe capace di invitare chiunque perché adora cucinare e adora i complimenti che ne conseguono. Ma ovviamente tutti a cena gratis, che “dove mangiano in 5 mangiano anche in 6. o in 7. o in 15”.
Grazie del commento!
Giuseppe Vitale says
A me dopo aver letto sto post è venuta fame 😀
Giovanna Gallo says
@giuseppe: vieni a casa mia, si mangia fino a desiderare la morte! :)=
Giuseppe Vitale says
@giovanna: moi j’arrive tot de suite.