“Come si usa Twitter? E come faccio a farmi notare?”. Le risposte a queste domande nell’ articolo!
Innanzitutto, non è che Twitter si “usa“. Non è un tovagliolino di carta, un marchingegno tecnologico, un o strumento musicale. Non c’è un libretto d’istruzioni, come quelle del tavolino Lack dell’Ikea, non ci sono manuali da seguire per diventare esperto/famoso/conosciuto.
Da quando i giornalisti si sono impossessati impropriamente di termini come hashtag, tweet, followers per i loro servizi ed articoli, rendendo il social più popolare, la corsa allla creazione del profilo personale si è fatta agguerrita e ora anche l’autolavaggio sotto casa mia c’ha l’account su Twitter.
Ultimamente, dato il lavoro che faccio, mi trovo più spesso a rispondere alla domanda: “Ma come si usa Twitter” che non a “Come stai?“. La gente vuole sapere come sfondare e come accaparrarsi followers. Eventualmente come diventare una Twitstar. E farci dei soldi, che non si sa mai. Possibilmente anche accalappiare. Purtroppo però:
- con Twitter non si fanno i soldi
- con Twitter accalappi ma chissà chi
- se non sei vip a prescindere, non lo diventi grazie a Twitter
E siccome voglio essere anche io una di quelle che ti dice “Leggilo sul mio blog” anziché rispondere alla domanda (dimostrandomi quindi antipatica amabile come solo i veri geek sanno essere), stilo di seguito un piccolo prontuario di sopravvivenza sulle COSE DA NON FARE se vuoi sfondare su Twitter.
1) Lasciare la BIO vuota . Non basta dire “Life Lover” per raccontare chi sei e invogliare gli utenti a seguirti. Se nella BIO decidi di affermare che sei un “accompagnatore di signore“, non chiederti perché non ti si fila nessuno.
2) Twittare poco. Se non ti viene voglia di chiacchierare con i tuoi followers, che ci stai a fare su Twitter?
3) Twittare troppo. Se hai l’iPhone incollato alla mano come Facchinetti e non puoi fare a meno di dire a tutti dove sei, che fai, chi hai incontrato, cosa stai mangiando, prendi un respiro e disconnetti Foursquare dal tuo account che tanto nè punti nè badge ti faranno diventare ricco.
4) Broccolare: Badoo e affini ti hanno lasciato l’amaro in bocca e non sai più che risorse virtuali usare per rimorchiare? Certo, anche su Twitter ci sono le anime solitarie in cerca d’ammmore, ma non è detto che inviando DM a raffica o corteggiandola a suon di retweet avrai in cambio l’indirizzo di casa (o un numero di cellulare per il sempre scoppiettante sesso telefonico).
5) Mostrare tette e affini. Perché poi la gente ti segue solo per quello. E non è che puoi dire: “Ma io ho una bella testa, scrivo cose interessanti“. Al massimo lo puoi scrivere sulle tette con il rossetto, il messaggio passerebbe più velocemente.
6) Parlare solo di lavoro. Questo vale per i geek. E come si usa la nuova Timeline di Facebook. E come si crea interazione. E il CPC. E le infografiche. E il valore di marketing dei nuovi Social Media. E come faccio per monetizzare. A ogni ora del giorno e della notte, al sabato sera, la domenica mattina, i tuoi tweet sono un’introduzione ai link del tuo blog in cui parli di cose che potresti benissimo divulgare il lunedì. Invece lo fai il sabato sera. Fatti due domande.
7) Chiedere RT ai vip. Che tu stia sollevando cause sociali, politiche, sommosse popolari, se porti avanti un vessillo di guerra e vuoi farlo sapere a tutti, non chiedere aiuto ai vip per far sì che il tuo messaggio giri più velocemente. Innanzitutto, il messaggio, soprattutto se è valido, girerà a nome del vip e non a nome tuo. Nessuno saprà che esisti, anche se l’idea è farina del tuo sacco.
8) Lasciare l’uovo come avatar. Lo sfondo bianco, piuttosto.
Non esistono libretti di istruzioni per divertirsi su Twitter (perché a questo serve), nè per fare nuove amicizie o per conoscere gente interessante. 140 caratteri sono pochi per dire cosa si pensa o per descriversi, ma il fatto che Twitter vada avanti pur poggiandosi su queste basi la dice lunga.
Non diventeremo mai delle Twitstar e il numero di followers non fa di noi dei vip e se anche Facchinetti (a richiesta) ci ha fatto un FollowFriday non vuol dire che siamo amici.
Insomma, su Twitter non si sfonda. Al massimo si conoscono persone interessanti con cui chiacchierare, si trovano risposte a domande più o meno urgenti, in alcuni casi, se si è fortunati, si trovano un sacco di amici.
No, non sto parlando di Facchinetti.
The Girl with the Suitcase says
Molto utile e ben scritto, nonchè simpatico, questo post! 😉
Barbara says
Bravissima, ottimo post 🙂
Giovanna Gallo says
Grazie a entrambe!
Giulia says
“Follower” è una parola straniera, e in quanto tale invariante. Il suo plurale, in italiano, è “follower”, senza la s finale. Allo stesso modo non dici “Nel paese ci sono due bars”, “Sulla strada passano i tirs”, “Ho passato tutti i tests”. Per non parlare del fatto che se si dovessero pluralizzare le parole usando le regole grammaticali della lingua originale sarebbe assai difficile scrivere correttamente “due burqa”.
No?
oedipus_1 says
Twittare frasi interessanti e intelligenti, no?