Il pietoso, quello che si lamenta per amore, il perseguitato dall’invidia, il lagnoso: alzi la mano chi tra gli amici di Facebook non ha almeno un esemplare di queste tipologie di utenti. In questo articolo ecco la loro descrizione.
In media, ognuno di noi su Facebook ha circa 300 amici, tra cui distinguiamo gli “intimi“, i “conoscenti“, le “vecchie glorie“, “gli amici di web” e i “non so chi siano ma li aggiungo ugualmente“. Ognuno di questi amici ha una storia, che conosciamo in modo approfondito (vale per gli “intimi”, ad esempio), o che approfondiamo proprio da Facebook, tramite update e album fotografici.
Ma avete mai pensato che ognuno dei vostri amici di Facebook può essere inserito in una categoria specifica? A me basta scorrere la timeline per catalogarli in tipologie ben definite in base a ciò che so di loro e a quello che condividono. Provate anche voi, con i primi dieci amici che vi appaiono in TL: nessuno può sfuggire alla categoria. Ecco qui un elenco delle più gettonate!
- il pietoso: l’amico di Facebook pietoso sta lì’ tutto il giorno a compatirsi e a condividere link con l’immagine di cani bastonati che mugolano: “La fortuna è cieca ma la sfiga ci vede benissimo“, o altre frasi delle medie simili. La sua vita è una merda e deve fartelo sapere a ogni ora del giorno e della notte: non c’è consolazione che tenga, l’amico di Facebook pietoso troverà sempre l’escamotage per continuare a piangersi addosso.
- il polemico: l’amico polemico su Facebook trova completa soddisfazione nel rompere i maroni con link di natura politica e sociale di incomprensibile provenienza e utilità; gli piace andare controcorrente e rendersi così altamente antipatico piacevole. Se il tema del giorno sono gli Europei di Calcio, ovviamente, lui si scaglierà contro “i tifosi sfigati” e se tutti parlano male di Berlusconi, lui è lì a dire che “tanto parlare non serve a niente, le cose non si cambiano“, per poi rettificare il giorno dopo con un invito all’azione per cambiare le cose. Ne ha contro il politico di turno e anche per quelli dell’opposizione, è dietrologo contro ogni decenza e non perde occasione di elencare il marcio dietro ogni situazione che una persona qualunque si trova a vivere ogni giorno, tipo lavarsi i denti, bere l’acqua del rubinetto e prendere il bus.
- lo sfigato nella vita che millanta un’esistenza fantastica: avrete senz’altro qualche amico in timeline con una esistenza grama che invece, grazie a link e post mirati, cerca di costruirsi un’immagine da vincente. Sta lì tutto il giorno a condividere immagini da vero duro (“Parli male di me, eh?! Poco male, tutta pubblicità!“), link da esperto della vita, ma non basta per far dimenticare a chi davvero lo conosce il suo reale status.
- l’amante dei gattini: i gatti sono dovunque, e ti guardano. Appallottolati su sè stessi, a forma di fiore, ricoperti di Nutella, a testa in giù sul filo dei panni: l’amante dei gattini non seleziona mai le foto da condividere, l’importante è che sia raffigurato una palla di pelo in atteggiamento immotivato. Non fanno altro che linkare assurde pagine create da cat-lover tutto il giorno e incrementare il numero di foto degli album dedicate ai gattini che hanno in casa (“Qui mangia!“; “Qui il mio piccolino sta facendo pipì!” e così via).
- l’innamorato: quello che si fidanza e deve dirlo a tutti. E ti amo. E sei il mio fiore. E vivere in due è una cosa meravigliosa, ma in tre sarà ancora più bello. E come è bello il mio amore. Fastidioso se donne, addirittura grottesco se uomini, se poi la coppia lo fa contemporaneamente si passa al “Nascondi tutti gli aggiornamenti dell’utente XXX“.
- il condivisore compulsivo di news del sabato sera: non so voi, ma ogni domenica mattina mi ritrovo la TL intasata di aggiornamenti di colleghi senz’altro più preparati e aggiornati di me in tema Social Media, ma che decisamente non hanno trascorso un sabato sera in compagnia. Questi esperti stanno lì tutto il weekend ad approfondire temi noiosissimi, definendoli con termini imbarazzanti come engagement e ROI, commentano su altri blog alle 3 del mattino perdendosi in lungimiranti discorsi e poi si danno alla pazza gioia con le condivisioni sulla propria pagina. Ma ‘mbriacarsi di Mojito’s no?
- gli stalker: questi utenti si intromette in ogni conversazione in modo del tutto inutile e non richiesto, anche se i temi che si trattano non sono di loro competenza. Lo stalker in effetti potrebbe essere scambiato anche per “il simpatico a tutti i costi“, con l’aggiunta che il primo è onnipresente, si offende se non rispondi ai suoi commenti, ti riprende se hai fatto check-in su Foursquare in un luogo dove si trovava anche lui senza chiamarlo e così via. Da cancellare immediatamente.
- gli avvocati delle cause ambientaliste e sociali: quelli che ogni campagna sociale, invettiva, problematica ambientale la fanno loro, trasformando la propria bacheca in una specie di petizione costante. Ammirevoli ma, a tratti, pesanti.
- i guru: ah, i guru! Sanno sempre tutto quello che c’è da sapere, nel loro settore ma anche in altri dello scibile umano e devono fartelo sapere in ogni momento, commentando e rettificando la tua posizione o il tuo status (che, tra l’altro, voleva essere a cazzeggio).
- gli amanti dei link idioti: non hanno bisogno di descrizione. Le citazioni dei Soliti idioti e di Natale a Miami sono il loro pane. Sogno un mondo in cui tutti questi utenti, un giorno, perderanno il potere di condivisione su Facebook.
Sulla mia timeline, in media ho un 20% di millantatori di vite fantastiche su Facebook, un 40% di condivisori compulsivi del sabato sera e fortunatamente una ridotta percentuale di innamorati, stalker (ma anche uno è sufficiente per tentare il sucidio virtuale), pietosi e amanti dei gattini (ma anche uno è sufficiente per autoindursi la morte social).
Ma i miei preferiti sono i guru, mixati ai condivisori compulsivi del sabato sera. Già me li vedo a commentare questo articolo rettificando che no, per profilare gli utenti sui social network ci sono metodologie più efficaci che non un’analisi cosi poco professionale.
Sapete che vi dico? Mi aspetto un post di risposta. Potete scriverlo il 15 Agosto, o il giorno di Natale!
elena says
Aggiungo anche “gli ispirati”. Non fa niente se da adolescenti erano campioni nazionali di bestemmie, adesso sono diventati dei (quasi) santoni, che postano gli status del Dalai Lama e parlano di karma e chakra con convinta cognizione di causa…
Marco says
Io aggiungo “il musicofilo” , che pubblica centordici link a video musicali, magari aggiungendo valanghe di cuoricini o *_____* . (Ammetto che io un po’ ne faccio parte ;-)) Il che mi va bene quando mi fa scoprire cose nuove, un po’ meno quando si offende perche’ non metto “mi piace” all’ultima perla di Tiziano Ferro.
Marco says
ps: e aggiungo “il PR” , colui dal quale ogni giorno ricevi l’invito ad un imperdibile evento, puntualmente ad almeno 6 ore di treno dal tuo paese. E che poi ti manda gli avvisi via messaggi privati… ma chi te se ‘ncula?
elena says
Poi c’è quello/a che cambia il suo stato sentimentale con la stessa frequenza della biancheria intima
segnalezero says
complimenti per il post, molto divertente! 🙂 poi ci sono quelle che sono mamme solo loro. e i papà che sono papà solo loro.
Giovanna Gallo says
@segnalezero: ah sì, quelle che hanno partorito e solo loro sanno che vuol dire! Ne ho un paio anche io… e vogliamo parlare di quelle che “gli esami, la tesi, non ho tempo per fare altro, la mia vita è una merda!?”
Oriana says
Io ho anche chi fotografa la propria playlist di itunes per far sapere a tutti cosa ascolterà nella successiva ora!
Giovanna Gallo says
@oriana: oddio, ma perché mai? Machissene?!
Silvia says
E delle “neo/futuremamme” ne vogliamo parlare? Che non si fanno sentire da anni e poi ad un tratto iniziano a metterti la foto dell’ecografia e poi via con quella della pancia al terzo mese, al quarto mese, al quinto e via discorrendo fino alla nascita e poi ancora con news costanti su “ha mangiato, dorme, poppata, ride, parla, cammina, asilo, e non capisco come si possa vivere senza un figlio è un’esperienza che tutte le donne dovrebbero provare non sapete cosa vi perdete, etc.”. Oppure del giovane tardo adolescente che posta foto in innumerevoli posti con innumerevoli amici, tutti con un cocktail in mano e quanto ci divertiamo, quanto siamo fighi, quante fighe ci sono qui intorno e intanto sta sempre incollato a facebook e mi chiedo dove e come e quando trovi il tempo per fare tutte ste cose.
Fra Tastiera says
Ci sono anche questi qua.
E anche lì ho commentato: “Faccio bene a non essere su Facebook” 🙂
Fra Tastiera says
Ci sono anche questi qua.
E anche lì ho commentato “Faccio bene a non essere su Facebook” 🙂
P. S.: ho sbagliato a digitare l’e-mail 🙂
maxcuo says
aggiungerei a piacere anche sottocategorie come retorici, qualunquisti, egocentrici, quelli che vogliono rimorchiare, animalisti, vegetariani, ecc.ecc.
Valentina Gattei (@Valuita) says
Grazie al cielo in ufficio con me c’era solo Sara perchè ho rischiato di morire dal ridere 😀
Giovanna Gallo says
@maxcuo @fratastiera @silvia meno male che ci siete voi, amici, che tirate le fila di tutto quello che mi sono dimenticata di dire. Non è detto che presto non ci sia un update dell’articolo grazie ai vostri suggerimenti 🙂
Alessandro says
Meglio di esser all’anagrafe…si trovano tutti i tipi qui! Pazzesca questa lista.. 🙂
Tato says
Giovanna, hai dimenticato i mitici “politicizzati”, che potrebbero rientrare nelle categorie dei lamentosi e dei guru, ovvero coloro (perlopiu comunisti frustrati travestiti da salvatori della patria, ma anche gli amici di Slvio e Bossi non mancano purtroppo..) che passano quasi ogni minuto di facebook a esaltare i loro eroi e insultare i loro presunti avversari politici. E anche dei “religiosizzati” è meglio non parlarne (anche se questi sono molto meno) 🙂
loetz says
@elena
cambiare status sentimentale con la stessa frequenza con cui si cambia la biancheria intima…………………il che è tutto dire!!!!!!!!!!!!!!!!!
🙂
elena says
@loetz: e per ogni “nuovo capo” vai con foto di “io e il mio amore al mare”, “io e il mio amore al super”, “io e il mio amore in bagno”… l’apice lo si tocca quando si fanno il profilo fb in comune….
Alex says
Quelli che si lamentano della vita non vanno bene, quelli che sono contenti della vita non vanno bene. Parlare di politica non va bene, parlare di problematiche sociali non va bene. restano le ambientali? Macchè… non vanno bene nemmeno quelle! Beh probabilmente preferirai argomenti più leggeri, ci sta! Ah no… quelli che condividono i link stupidi non vanno bene, quelli a cui piacciono i gattini nemmeno! Se poi uno parla molto di ciò che gli piace… e di cui quindi avrà una certa esperienza beh da scartare subito, perchè si atteggia a guru!
Uhm… mi pare che ci siano proprio tutti… e che siano tutti da scartare! Ah no effettivamente una categoria resta che non hai menzionato: quella delle zitelle acide. Scommetto che con loro ti ci trovi bene!