Cinquanta sfumature di grigio è il bestseller del momento: milioni di copie vendute, successo inaudito e il pubblico (tutte donne) in adorazione di Ana e Christian, i due protagonisti della saga erotico-sentimentale di E. L. James: ma perché le donne sono cadute nella trappola di questa storia d’amore assolutamente immotivata? Ecco la mia recensione: buon divertimento!
Ammettere di aver acquistato Cinquanta sfumature di grigio e di aver perseverato nell’errore completando il primo step con il sequel Cinquanta sfumature di nero in pratica è come dire che ti piace la pettinatura di Valerio Scanu, che sotto la doccia canticchi i Modà, che segretamente le citazioni di Fabio Volo sono il tuo mantra. Insomma, se non lo dici è meglio. Per la saga del momento, che dai lettori più esperti, critici compresi, è stata definita in parole povere un Harmony un po’ più corposo (500 pagine a volume circa) senza nessuna velleità letteraria, amore e odio sono le due facce della stessa medaglia. Da un lato un’orda di donne legge e rilegge le avventure di Anastasia Steele e Mr Grey immedesimandosi ed eventualmente passando sotto banco al partner le pagine più piccanti, a mò di insegnamento. Dall’altra? C’è chi legge e ridacchia per l’ingenuità del contenuto. E’ questo che mi ha spinto non solo a leggere la prima parte del libro ma anche la seconda, e probabilmente mi porterà a comprare anche la terza, Cinquanta sfumature di rosso, in uscita il 17 Luglio. Voglio proprio vedere come se la cava questa ex produttrice tv quarantasettenne con l’epilogo di questa saga che l’ha praticamente lanciata nel bel mondo dorato degli autori superpagati (immotivatamente).
Ma veniamo al dunque: sì, nel libro, ogni tre pagine, è descritto un amplesso. Se siete curiose di conoscere il mondo che pulsa oltre la classica posizione del missionario, potrebbe essere un buon sostegno. In un tripudio di sensazioni che partono dallo stomaco e raggiungono il cervello fino a esplodere nel climax, lo schema d’amore è servito. Anastasia Steele è un’ingenuotta studentessa vergine un po’ anonima e bruttina. Incontra Christian Grey, magnate delle telecomunicazioni, un ventisettenne immotivatamente già ricco sfondato e pieno di segreti. Il segreto dell’adone lo conoscono già tutti: quest’uomo bellissimo, stupendissimo, con un sorriso meravigliossissimo e il portafogli pienissimo è un Dominatore, uno che gode nell’infliggere dolore alle sue partner sessuali. Il tutto è ovviamente legato a un passato torbido e a un’infanzia difficile. Insomma, i due si incontrano e lui vede in lei la scintilla. Come in ogni fiction che si rispetti, la bruttina Anastasia si trasforma sotto il tocco esperto delle mani del suo Dominatore in una figa di legno da paura (le basta sciogliere i capelli, indossare un vestito griffato, togliere gli occhiali). Ma c’è un problema, perché Ana non vuole essere menata durante il sesso e allora ecco che tra i due scatta il legame: lui prova a posare il frustino e lei, giusto per farlo contento, ogni tanto si fa dare due sculacciate. Fine del torbido legame bondage.
Mi meraviglia sapere che nel mondo ci sono delle donne che hanno preso a modello questa relazione, confrontando la loro vita sessuale con questa immotivata storiella fintamente oscena.
‘Sti due fanno sesso ovunque – ascensore e capanno degli attrezzi compresi – e ogni volta, guarda un po’, in un impeto di passione che travolge entrambi in un orgasmo rigorosamente simultaneo. A metà di Cinquanta Sfumature di grigio lui è bello che cotto e perde pure la voglia di malmenare la sua compagna, che pure meriterebbe due o tre legnate per il modo in cui si fa trattare (essere una Sottomessa significa sottostare a regole ferree in merito a chi incontrare, cosa mangiare, quando uscire e vaffambagno Dominatore, faccio quello che voglio). Lei è abbacinata dalla bellezza fuori dal comune di lui e dal suo essere tormentato e in pratica è soggetta al solito spirito da crocerossina che ci crocifigge al palo della sofferenza sentimentale. Lui vede in lei una che sa tenergli testa e dunque addio stanza dei giochi e dei divaricatori. Cinquecento pagine di amplessi che più finti e costruiti non si può, ché a sto punto è meglio la routine del weekend, altro che orgasmi impetuosi, passione travolgente, occhi in fiamme, pagliuzze dorate, muscoli guizzanti, adoni biondi, palline della geisha e frustini schioccanti.
Cinquanta sfumature di grigio poteva essere un romanzetto di 200 pagine e arrivare alle medesime conclusioni: la donna non è donna se non si spalma per terra a mò di tappetino per il suo uomo, che è Dominatore anche se non ha una stanza dei giochi erotici nella quale rinchiuderla; il sesso non è esaltante se non si copula in preda a una passione travolgente di quelle che ti fanno capovolgere tavoli e sedie e urlare come un macaco in calore; se lui ha un passato torbido, scopri cosa gli è successo e redimilo; se lui ti dice “ Sai, mi piace menare le mie donne perché ho un conto in sospeso con mia madre. Sì, sono un sadico e vorrei appenderti come un salame al soffitto e poi provocarti dolore. Allora, mi ami?” e tu da grandissima stronza non lo ami.
In duecento pagine, lui, che si innamora di lei dopo un nanosecondo (lei al primo sguardo, ovviamente), avrebbe già potuto chiederle di sposarla e aver risolto tutti i suoi problemi tenebrosi. Invece siamo ancora qua, con lei che si chiede, tra ex fidanzate pazze, pistole e psicoterapeuti onnipresenti, se è il caso di farsi dare due botte sul fondoschiena per rendere felice il suo lui.
Beh, ragazze, questo non è l’amore che volete, fidatevi. Volete uno che torna a casa la sera e che magari cucina per voi se siete stanche; che vi faccia le coccole quando siete giù e vi appenda a un muro in preda alla passione quando è il momento; uno che sappia pronunciare correttamente Sindrome premestruale e non rompa i maroni se vi lavate i capelli ogni giorno o ci mettete sedici ore a preparavi.
Voi dovete pretendere uno che magari non ha le pagliuzze dorate negli occhi di default ma gli spuntano quando vi guarda; che magari non vi fa regali da regina ma ogni tanto se ne esce fuori con una sorpresa mozzafiato. Uno che, anche se è tormentato e pieno di problemi, vuole risolveri insieme e poi metterci una pietra sopra. E voi sarete crocerossine e salvatrici, ma di un uomo che è vostro. E se volete diventare le regine del bondage, a quanto ne so io non basta una cravatta o una cintura per diventarlo: insomma, se volete fare le cose per bene, non prendete a modello Cinquanta Sfumature di grigio.
SingerFood says
Le amiche servono anche a questo: la prossima volta che decido di leggere “un caso letterario” (COSO in questo caso) ti chiedo se non hai già in programma la recensione, perché risparmio denaro e soprattutto tempo. Diciamocelo: “E’ una cagata pazzesca!” , credo mi manchino un centinaio di pagine per finirlo, spero più che altro. Cara Ana, non hai copulato per 21 anni, semplice farsi “fottere” (cit) da uno sconosciuto nell’arco di 24h.
Non fare pazzie: non leggere il terzo, ti prego! Dopo l’estate ti porto tutti gli Harmony che rubavo alle mie zie alle medie, c’è da divertirsi!!! 😉 😉 😉
Sempre sia benedetto il Kindle, mi ci vedi a portare in metro 500pag di banale oscenità!?
Love Love Love!
ale t says
confermo, è terribile!
patriziavioli says
Bellissima e divertente recensione, comunque ho scovato un paio di conoscenti, all’apparenza donne intelligenti ma che non mi convincevano che lo stavano leggendo. Ho chiesto info -tipo ma come fai?- e mi ha risposto “è intrigante!” E’ la pediatra di mia figlia, adesso devo cambiare medico!
Danila says
Finalmente una recensione onesta e di buonsenso
grazie
Danila
Monica - Un biscotto al giorno says
Simpatica analisi più che corretta, sempre bravissima Gio!
Susanna says
Non mi ha mai attirato, grazie addio la sindrome premestruale non mi ha fatto fare follie!