Del perché non voglio più perdere tempo.
Perdo un sacco di tempo a fare cose che non mi piacciono. Ne perdo anche (ma di meno) per fare cose che mi fanno schifo, ma solo perché non riesco a dissimulare. Perdo tempo a raccontare storie che ho già raccontato milioni di volte solo perché è consolante sapere che quella storia ha fatto ridere una volta e probabilmente farà ridere di nuovo, e allora perché cercarne di nuove? Perché correre il rischio?
Perdo tempo a seguire progetti in cui non credo. Lo faccio perché mi pagano l’affitto e perché sono un buon compromesso per respirare l’aria della scrittura, di cui, un giorno o l’altro, vorrei riempirmi i polmoni, senza spazio per altro. Perdo tempo a evitare persone di cui penso mi importi poco, senza dar loro neanche una possibilità, solo perché sono convinta che non se la meritino.
Perdo tempo a prendermela per piccolezze, che sono un soffio di vento e non hanno importanza e perdo tempo a litigare, puntualizzare, ingigantire.
Perdo tempo a chiacchierare di inezie, mentre potrei chiamare un amico che non sento da tempo, dirgli Mi manchi, oppure Ti penso, oppure Siamo lontani e ti vorrei vicino e invece rimando, perché un amico c’è oggi ma c’è anche domani, mi dico, e domani potrò dirgli che mi manca ed è lo stesso, e poi domani diventa dopodomani, e poi lunedì, giugno, l’anno prossimo. Mentre perdo tempo a parlare con conoscenti, gli amici si fanno altri amici e la nostalgia di quell’amicizia si affievolisce e diventa ricordo, foto da guardare anni dopo stupendosi di quanto si fosse giovani, di quanti capelli avevamo in testa e di quanto eravamo amici di una persona che sembrava dover far parte della nostra vita per sempre, e invece no.
Perdo molto tempo a dire la mia, su qualsiasi cosa, anche se so che il silenzio, a volte, può essere contemplato, e che vuol dire pace, e pensieri che si raccolgono.
Perdo tempo a pensare ai difetti delle persone, ad enumerarli con scioltezza, come fossero miei e invece sono degli altri e per questo è più facile; e passo il tempo a non godermi le domeniche, perché sono noiose e lunghe e non c’è mai niente da fare, senza apprezzare che è proprio il non avere niente da fare, per una volta, il grande privilegio.
Perdo il tempo a invidiare le cose belle che capitano agli altri, senza godere di quelle che capitano a me. Se raggiungo un traguardo penso già a quello successivo, e il momento diventa ricordo e poi una cosa banale, da minimizzare, e la cosa bella è passata.
Perdo tempo a non essere gentile, perché non sempre sono predisposta, e anche a essere fin troppo gentile quando voglio raggiungere un obiettivo. Dosare la gentilezza è fondamentale, ma perdo molto tempo a dimenticare la naturale predisposizione umana all’empatia a favore di un “Non mi importa, non voglio ascoltare”.
Perdo tempo senza vedere posti nuovi, per paura che il viaggio sia difficile, stancante, costoso; rimango ferma nel mio quadrato e ne esco solo quando sento di non poterci più restare.
Perdo molto tempo a giudicare le persone solo da quello che vedo all’apparenza, senza pensare che ognuno ha una storia e che chiunque può dissimulare felicità mentre dentro, in realtà, sta urlando.
Perdo tempo a dare molta importanza a cose che in realtà, importanza, non ne hanno; e intanto, mentre io perdo tempo a ingigantire le mie piccolezze, oltre a perdere tempo perdo anche momenti preziosi che avrebbero potuto diventare qualcosa da ricordare.
Voglio imparare a dire no alle cose che non mi piace fare, per racimolare attimi e fare cose che invece voglio fare.
Voglio imparare a essere gentile con tutti, per rubare attimi allo scetticismo e trasformarli in persone nuove che conosco, e alla fine mi piacciono pure.
Voglio imparare a buttarmi senza paura, perché le paure vere sono altre e i veri problemi sono quelli di chi non vede soluzione.
Io di soluzioni ne vedo, e la prima è che non voglio più perdere tempo.
E la vostra soluzione, qual è?
Ciao Giovanna. Finalmente quello che cercavo! Sono arrivato su questo blog perchè, dopo 12 anni di matrimonio e 2 figli bellissim, ancora non conosco mia moglie… ora però ho capito: quando non capisco qualcosa / applicare la formula “E’ così e basta!!”.
Questa cosa che hai scritto sul perdere tempo è stupenda.
Ciao e a presto
Santoxavier