Oggi è il mio ultimo giorno in agenzia. In realtà, è l’ultimo giorno da dipendente: in pratica ho dato le dimissioni da uno stile di vita.
In una certa fase della mia vita ho avuto bisogno di questa stabilità: la busta paga, le ferie, la maternità facile facile.
Ma non sono più la persona che ero. Non voglio che mia figlia sia il ritaglio di tempo nella mia vita lavorativa, un pacco da consegnare qua e là per sottostare ai miei orari fissi; ma neanche fare in mille pezzi le mie ambizioni e smettere di essere quello che sono: semplicemente, una donna che lavora.
Non voglio rimpiangere i suoi anni piccolini. Non voglio rinunciare a scrivere e a vivere di questo.
Questo è il mio piano B. Ci sono arrivata molto lentamente, ma d’altronde la strada per la serenità non è mai ricoperta di fiori e marshmallow.
Lascio l’equilibrio, lo so: ma non sono mai stata così contenta di tornare a vacillare un po’.
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