• PRESS

Giovanna Gallo

  • Home
  • Chi sono
  • DOVE SCRIVO (E COSA)
  • Libri

Recensioni film: “Somewhere”, esercizi di stile e nostalgia

17 settembre 2010 | Scritto da Giovanna Gallo | 2 commenti

Il Festival del Cinema di Venezia edizione 2010 ha allargato gli orizzonti dello Spettatore con nuovi film e nuovi spunti cinematografici da analizzare. Un prodotto a metà tra l’Italia e Hollywood vince il concorso: Somewhere di Sofia Coppola, racconto di un mondo ovattato in cui regna il silenzio. Finché..

Somewhere, the importance of being an  Idol

C’è disgusto, inettitudine e silenzio nel film che Sofia Coppola ha presentato al Festival del Cinema di Venezia, vincendolo. C’è un attore, famoso, nazionalpopolare, belloccio, ma di una bellezza sfatta e non misurata, un attore che ha visto tutto e che non ambisce più a nulla. Lap-dancers a domicilio, svogliate nel loro arrampicarsi al palo, ma pur sempre bellissime (le gemelle ex fidanzate di Hugh “Playboy” Hefner) lo fanno addormentare. Donnine in topless che ammiccano, lo annoiano. Un rapporto orale regalato a una qualunque lo fa crollare direttamente sul luogo del delitto. Il clima festaiolo del mitico Chateau Marmont gli procura solo un braccio rotto dopo i bagordi. La vita di Johnny Marco (Stephen Dorff) si può riassumere nella sequenza iniziale: una telecamera fissa che lo inquadra mentre corre in macchina lungo un circuito deserto. La regista non pretende di seguirne tutti i movimenti: se l’attore esce dal campo visivo, pazienza, non è lui la cosa importante. Pochi dialoghi, il silenzio è rotto solo all’arrivo della figlia di lui (Elle Fanning), che riporta un po’ di vita e sorriso. Una piccola donnina che ride molto e cucina, che ama viaggiare e che si godrà, in prima fila, l’orribile siparietto sexy in onore di suo padre della nostrana Valeria Marini (sopravvalutata guest-star) ai Telegatti italiani. Un film che è’ dolce, è lento, ma bello. C’è fine all’apatia? Solo lasciando il mondo ovattato degli attori famosi c’è pace e armonia. E così sarà per Johnny.

Sofia Coppola è una a cui piacciono le storie struggenti ma delicate e le porta al cinema in punta di piedi. In “Lost in Translation” crea una storia d’amore strana e dolce; ne “Il giardino delle vergini suicide” racconta di un micro-cosmo che porta alla morte, ma con crescente nostalgia; in “Marie Antoinette” sceglie di raccontare il fasto di Versailles e non il momento della ghigliottina. In “Somewhere“, che è un puro esercizio cinematografico – piani sequenza, sguardi in camera che tagliano – decide di regalare a tutti una storia che non ha un filo nè dei punti di partenza, ma solo una fine, quella tanto desiderata. L’arrivo a un bivio, senza la paura di sbagliare. Perché lo sbaglio è sicuro: ma almeno adesso è possibile accettarlo.

VOTO: 8

Informazioni sul film:

Un film di Sofia Coppola. Con Stephen Dorff, Elle Fanning, Chris Pontius

Drammatico, 98 Minuti

Leggi anche qui

  • L’amore non è un film: fai un selfie con Hugh Grant!L’amore non è un film: fai un selfie con Hugh Grant!
  • Film al cinema: “Immaturi”, ed è subito nostalgia del liceoFilm al cinema: “Immaturi”, ed è subito nostalgia del liceo
  • Recensioni film ESCLUSIVE: Danny Boyle, 127 ore di cinema puroRecensioni film ESCLUSIVE: Danny Boyle, 127 ore di cinema puro
  • Trombamici: ecco perché non funziona maiTrombamici: ecco perché non funziona mai

Categoria: Cinema, Lifestyle
Tag: festival del cinema di venezia, film al cinema, recensioni, recensioni film, sofia coppola, somewhere recensione

« Faccio outing: ero una bimbominkia e amavo Dawson
Recensioni Film: “Eat, Pray, Love”, uno strazio lungo 140 minuti »

Commenti

  1. Roberto says

    20 ottobre 2010 at 16:52

    Sarà che ho visto Tokyo più di una volta, ma Lost in translation mi aveva lasciato commosso: vago sapore di ambrosia mista a sushi. Credo mi scar… ermmm… NOLEGGERO’ anche Somewhere -someone in summertime, non necessariamente nell’ordine, mitici Simple Minds.-

    Rispondi

Trackbacks

  1. Recensioni Film: “Eat, Pray, Love”, uno strazio lungo 140 minuti | Forse ho sbagliato tutto ha detto:
    24 settembre 2010 alle 1:41

    […] a tiro, circondata da un branco di macchiette italiche che, a confronto, la scena dei Telegatti di Somewhere della Coppola è fonte di onore e lodi per il nostro Paese. Non si capisce come – ma questa è una pecca […]

    Rispondi

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Seguimi

Inizia qui

Contattami

Vuoi collaborare con me, farmi raccontare un tuo progetto, chiedermi un parere, inviarmi un comunicato stampa o invitarmi a un press tour? Scrivimi: giovanna.gallo23@gmail.com

I miei libri

Scopri e acquista Eroine Multitasking (2013) e L'amore non è un film - Come non farsi rovinare la vita sentimentale dalle commedie romantiche (2014) Acquista online

Chi sono

Mi chiamo Giovanna (ma forse mi conosci come Gioska23?) e sono una redattrice freelance specializzata in costume: scrivo tutti i giorni di famiglie reali e attualità su Cosmopolitan.it e per l'edizione cartacea, collaboro con il settimanale GENTE, mi occupo di benessere mentale e relazioni su d.repubblica.it e di viaggi su Lonelyplanetitalia.it. Sono anche la mamma di Elena e una grande nostalgica degli anni novanta, autrice di due libri, gran chiacchierona dalla nascita, calabrese trapiantata a Torino: ecco il mio identikit in breve. Vuoi sapere qualcosa di più su di me? Conosciamoci meglio

PRIVACY

SCOPRI COME VENGONO UTILIZZATI I TUOI DATI DA QUESTO SITO

Scopri

  • ABOUT
  • LAVORA CON ME
  • LIBRI
  • PRESS
  • Home
  • Chi sono
  • DOVE SCRIVO (E COSA)
  • Libri

© Copyright Giovanna Gallo · P.IVA: 11654860011

Questo Sito Web utilizza Cookie per salvare la sessione dell'Utente e per svolgere altre attività strettamente necessarie al funzionamento di questo Sito Web, ad esempio in relazione alla distribuzione del traffico. Accetto Cosa sono i cookie e come disattivarli Questo Sito Web utilizza Cookie per salvare le preferenze di navigazione ed ottimizzare l'esperienza di navigazione dell'Utente. Fra questi Cookie rientrano, ad esempio, quelli per impostare la lingua e la valuta o per la gestione di statistiche da parte del Titolare del sito. Accetto Cosa sono i cookie e come disattivarli
Privacy & Cookies Policy