“Ode all’autista del bus” inaugura la nuova rubrica

Taglio del nastro, tappo dello spumantino che esplode, clap-clap. Considerato che non sempre ho tempo di pubblicare articoli lunghi e considerato che comunque ho una caterva di cose da dire, la rubrica Pensieri che mi potevo evitare (di pensare, n.d.r.) casca a fagiuolo. Pillole, pensierini, del tipo: tema, svolgimento. Chi di voi mi mette il voto?

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Tema

Ode all’autista del 37

Svolgimento

Oh, Autista del 37 targato GTT, che ogni mattina mi prelevi da una nebbiosa cittadina dell’hinterland per portami in centro, oh, tu, che svogliato maneggi il volante come se fosse un capitone il giorno di Capodanno, oh, tu che non saluti, non parli, non esali un respiro per tutto il tragitto, oh, tu, che vorresti essere altrove ma non sul molle seggiolino che sobbalza a ogni dossio, ti apprezzo perché ogni mattina passi a prendermi, ma spiegami una cosa: com’è che quando sono in ritardo sei molle come una lumaca zoppa e quando, per strani motivi, sono in largo anticipo, percorri la statale come fosse il circuito di Silverstone?

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