***
Leggi qui il resoconto di altre puntate del GF!
***
Mentre su Rai 3 si consuma il secondo atto di Vieni Via con me con Fabio Fazio e Roberto Saviano, su Canale 5 la tragedia sentimentale cova ai piedi di Alessia Marcuzzi: sotto il suo tacco 12, il maxi-schermo illumina il viso straziato dei protagonisti dell’undicesima edizione del Grande Fratello.
C’è amore nell’aria e dopo cinque settimane è già in ritardo sulla tabella di marcia: possibile che i baldi giovani non abbiano voglia di consumare le focose relazioni in atto con baci o bagni in piscina hot? Ciò che è certo è la tendenza ormai sdoganata a lavare i panni sporchi con Alfonso Signorini e gli immotivati milioni di italiani che seguono il programma perché realmente interessati. La lavatrice, nell’intimità del proprio bagno, non fa testo: meglio spulciare i problemi familiari al telefono con un vivavoce. Per questo, la sempre rauca e scosciata Guendalina, è, alle 21.39 in attesa di affrontare il famigerato padre di sua figlia, piangente e ululante, mentre, su Rai 3, Roberto Saviano va avanti con il suo monologo, guardando in faccia il suo pubblico.
Visto che alle 21.45 non succede assolutamente nulla, se non la disperazione di Guendalina che, bianca come un cencio, biascica “No! Non voglio parlarci!” riferendosi al compagno/ex-compagno Remo (amico di solarium di Carlo Conti?), meglio addentrarsi in un’importante dibattito dal gusto sociologico.

Ogni anno, nella casa, tanti si innamorano. E via di strusciamenti, impalcature di coperte, sussurri al buio delle telecamere a infrarossi, e via di “Ho dimenticato le telecamere” e “A pelle mi piace moltissimo“. Ma non sempre va tutto liscio. Per essere davvero tormentata e televisivamente appetibile, infatti, deve essere percepibile la presenza della “persona là fuori“. La persona là fuori è, di solito, una cornuta barra cornuto di cui non è importante dire il nome per questioni di privacy. Senza identità, nell’anonimato, senza un nome o un corpo, della persona là fuori sappiamo di solito tutto grazie ai racconti del traditore: abitudini sessuali, gusti, aneddoti. E allora, caro traditore, perché non fai 31 e non ne pronunci il nome, se già della persona là fuori conosciamo vita morte e miracoli? Ad ogni modo, la temibile persona là fuori impedisce al protagonista del Grande Fratello di una coinquilina di turno di vivere in pieno i suoi sentimenti. “Non posso lasciarmi andare, sapendo che c’è quella persona là fuori che guarda“, “C’è grande attrazione, ma non voglio perdere quello che c’è là fuori” sono le frasi standard. Il tutto viene pronunciato con la lingua in bocca al nuovo amore nella casa, ma stando bene attento a non scatenare equivoci. Pianti terribili in confessionale, tristi lacrime di colpa per la persona là fuori, il tutto con una mano nella patta del nuovo flirt.
Di solito, la triste vicenda viene risolta da Alessia Marcuzzi e dai suoi autori in diretta, con garbo e tatto. Toglietevi dalla mente la parola trash, qui non c’entra nulla. Cosa c’è di trash infatti nell’invitare in studio l’amante tradito di turno, costringerlo a un imbarazzante face to face e alla tortura del giudizio di Alfonso Signorini e del suo virile ventaglio? Cosa c’è di trash nello sviscerare problemi privati, problemi a letto, problemi con il suocero davanti a milioni di italiani?
Alle 22.04 continua la lagna di Guendalina che ama poi odia poi ama, mentre su Rai 3 Ligabue nenieggia Buonanotte all’Italia, spingendomi a dirottare la cronaca sulla programmazione di Mediashopping, senz’altro più interessente.
Brividi di tensione per l’eliminato della settimana, tanto che ho bisogno di una tisana ala melissa per distendere i nervi già sconvolti da Ligabue.
Alle 22.12, una Fiorella Mannoia annoiata canta Estate dei Negramaro in sottofondo, mentre Angelica e Ferdinando cicaleggiano in versione burlesque, subito stroncati dal ventaglio malefico di Signorini che dice un secco e sempre virile NO! alla liason.
Il gioco dell’inverno Scegli una scatola e decidi il tuo destino tiene banco in una location che i designer della casa del Grande Fratello hanno tratto direttamente da una tavola del Diabolik: il caveau di una banca pieno di sbarre e lingotti d’oro. E’ chiaro ed evidente che gli autori desiderano ardentemente che Ferdinando e Angelica diano sfogo ai loro istinti animaleschi, tanto che la seconda parte della puntata verte sui loro inciuci che non decollano. L’audience cala? Un povero scrittore sfigato e scortato ruba la scena a gente dal nome esotico, Clivio, David, Sheila pronti a immolarsi sull’altare delle lacrime e del tormento? Meglio darsi da fare.
Su Angelica e il suo italiano singhiozzante (“Ferdinando è una persona su cui potermi fidare” la frase incriminata, probabilmente un lapsus. Avrebbe voluto dire “Ferdinando è una persona su cui potermi coricare/sedere/stendere“) decido di porre fine allo scempio e spegnere la tivvù. Sperando che qualcuno voglia farmi una statua per il sacrificio compiuto, perché, mentre tutti si godevano Vieni Via con me, io montavo questo articolo per compensare la grave perdita della mancata visione della puntata.
La statua, perfavore, che sia magra. No doppiomento. No maniglie dell’amore.
La pena presuppone quattro ore di Signorini che blatera sugli amori di Lady Diana. Senza neanche una sigaretta.
Spettacoloooooo!!!