Un bilancio ironico e buoni propositi per l’anno nuovo.
Caro 2011, io quest’anno sono diventata grande. Ho cominciato a lavorare, ho messo su una famiglia piccolina piccolina, ho speso tanti soldi all’Ikea per arrederare una casa, e ho anche preso un paio di chiletti. Per questo, caro 2011, non mi va di parlare male di te, anche se il trend vuole che tutti ti sputtanino, perché tutto è andato storto e perché rappresenti l’inizio della fine, che presumibilmente arriverà prestissimo. Però dietro non posso portarmi proprio tutto tutto, anche perché nel bagaglio a mano non ci entra. Ho deciso di dedicarti un elenco di cose che tengo e cose che ti lascio volentieri, e che magari passo a riprendermi, se mai mi accorgessi che non riesco a far senza.
- Ti lascio la mia fame e la mia golosità, che se viene la fine del mondo voglio morire magra
- Tengo gli amici che ho sempre avuto e che non hanno dimenticato quanto ero cessa e idiota alle medie e me lo rinfacciano ogni volta
- Ti lascio gli spocchiosi e i piacioni, quelli che sono convinti di essere molto fighi, quelli che si atteggiano a molto fighi, quelli che parlano come se fossero dei gran fighi.
- Tengo Twitter e tutti i miei followers
- Ti lascio Google plus e i provoloni sudamericani che mi taggano nelle loro foto di famiglia
- Tengo la mia valigia, perché non smetterò mai di tornare a casa appena posso
- Ti lascio i Negramaro, Fabio Volo, Melissa Satta, il Grande Fratello, Massimo Giletti e Capezzone
- Tengo il mio fidanzato che è buono e dolce e perfetto e se lo lascio nel 2011 dove lo trovo un altro come lui nel 2012?
- Ti lascio quelli che si vantano e che se la tirano, anche perché di solito non fanno cose interessanti e non se li fila nessuno
- Tengo il mio lavoro, anzi, se vuoi darmene di nuovo, io sono disponibile
- Ti lascio quei clienti che credono di sapere tutto e invece non sanno niente, ma tu devi far finta di avere davanti dei geni
- Tengo la partita Iva ma
- Ti lascio le 6 mila euro di tasse che devo pagare tra giugno e novembre
- Tengo tutte le serie tv che ho cominciato a guardare, quelle che ho lasciato e che riprenderò
- Ti lascio Giovansia e
- tengo Giovanna
- Ti lascio la fissa di poter diventare una giornalista come Paola Jacobbi e vivere di quello e
- Tengo il prurito alle mani quando ho voglia di scrivere, quando devo raccontare qualcosa e devo farlo a modo mio
- Ti lascio 15 kg (ma forse l’ho già detto)
- Tengo la cucina di mia madre e tengo mia madre, e tengo la tariffa Wind agevolata che mi permette di sentirla 600 volte al giorno
- Ti lascio le distanze e i km e invoco il teletrasporto
- Tengo Sara, Rudy, Naty, tengo Cri, Dani e anche Francesca e me li porto dietro a oltranza e se li conosceste sapreste perché
- Tengo mio fratello Checco che se dovessi pensare a un miracolo penserei a lui
In generale ti lascerei anche i prezzi pompati di Trenitalia, il casino della metro di Milano, il bus Torino-Lamezia, la tombola, la sindrome premestruale, i programmi di Antonella Clerici e quelli di Tiberio Timperi, anzi, ti lascio proprio Timperi, e poi ti lascerei anche una buona dose di chiacchiere che mi sa che anche quest’anno ho parlato troppo.
Valentina says
E come si dice dalle mie parti… buon 2012, beddazza =)