Perché alle donne piace il bastardo dal cuore tenero? Perché non riesce a resistere al fascino del selvaggio che la distrugge psicologicamente? Oggi vi svelo questo mistero insondabile dell’universo.
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È vero: noi donne tendiamo a lacrimare per qualunque cosa durante la sindrome premestruale. Altrettanto vero è anche l’assioma secondo il quale ogni ragazza dentro di sé sogna l’uomo selvaggio che la prende e la porta via, la strapazza un po’, la shakera per bene e poi la riporta a casa distrutta e felice.
Avete presente di chi stiamo parlando, no? Di quell’ uomo un po’ sudaticcio e prestante, sul modello di quello spot alquanto vintage della Coca Cola, in cui un adorabile factotum trasportava casse perdendo liquidi come se si trovasse sotto il sole a picco di una tipica giornata calabra estiva, sporco e bisunto, ma col sorriso luminoso, i capelli bagnati e mille goccioline luccicanti sull’ avambraccio scolpito. Il selvaggio di solito è anche brusco di modi, chiuso e silenzioso all’ inverosimile, pronto a faticare e a sudare. Se poi vogliamo anche metterci un po’di pepe, il tipo in questione non fa solo sesso: lui ci trascina in un vicolo buio interrompendo a metà una cena perché non ce la fa ad aspettare e deve possederci subito, all’ istante, tra un cartone vuoto del latte e un gatto che miagola lagnoso (e tra l’altro, al contrario della maggior parte degli uomini, riesce a mantenere un’impressionante erezione, malgrado il suddetto gatto ci fissi incuriosito). Lui non parla, mugugna; lui non si confida, ci guarda. E quanto trasporta casse su una spalla dà il meglio di sé.
Lui è il selvaggio. E in quanto tale, almeno una volta nella vita, diventa il sogno inconfessabile di ogni donna che si ritrova a dover selezionare una ti-
pologia di uomo tra quelle disponibili per testarla. Capita, a volte, che anche la donna coinvolta in una relazione stabile, soprattutto se per stabilità si intende quella tipica della posizione del missionario, continui a sognare goccioline traslucide che colano da avambracci.
Perché il selvaggio è barbaro di modi e di toni: lui non chiede, prende; lui non fa, disfa; lui getta a terra la cena preparata con amore per impegnarsi in uno dei rapporti sessuali più hot di sempre sul tavolo della cucina (senza, in questo caso, ferirsi col coltello da formaggio lasciato lì per sbaglio).
Ma per quanto è vero che noi donne tendiamo a lacrimare per tutto durante la sindrome premestruale, altrettanto veritiero è l’assunto secondo cui il selvaggio, sebbene dall’alto tasso erotico, debba rimanere solo un sogno. Perché mai e poi mai vorremmo accanto un barbaro di modi e di toni. Non a casa nostra, non nella nostra cucina. Non dopo una giornata incasinata.
Il selvaggio che trasporta casse va bene negli spot, nelle serie tv, nei film e nelle fantasie. Ma nel letto, unto e bisunto, mai. Immaginatevi mentre interagite con un uomo sudaticcio, che magari sta per infilarsi tra le lenzuola pulite. Voi, che nel letto non mangiate nemmeno un cracker per non sbriciolare. E quelle goccioline sull’avambraccio… non vi verrebbe subito la tentazione di passarci sopra lo sgrassatore per i fornelli? E poi, dai… vicoli bui e cene lasciate a metà, lasciamole pure a quei tamarri di “Jersey Shore”.
Per quanto riguarda, invece, il tavolo della cucina smontato perché il fidanzato selvaggio è in preda alla passione e non può resistere… l’unica cosa hot che sentirete sarà la parmigiana di melanzane che vi ritroverete sotto le chiappe. Se il selvaggio delle fantasie si butta tra le nostre braccia dopo aver sradicato mezzo bosco del Wyoming senza passare dalla doccia, allora è sexy, carnale, primitivo. Ma se è il fidanzato a dimenticare sapone e tagliaunghie, si salvi chi può.
Perché per una donna esiste una linea sottile tra il “mi piace” e “lo farei”.
Di solito si chiama “realtà”.
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Leggi anche l’appassionante capitolo: “Perché alle donne piace il bastardo dal cuore tenero” e non te ne pentirai!
Alice - Operazione fritto misto says
Quella è una delle pubblicità, di quando ero piccola, che ricordo meglio (insieme alle caramelle Tabù e al Ciobar)!
Mi divertiva molto, anche se probabilmente non mi era chiaro il motivo di tutto quello scompiglio.
Certo, quando ora ascolto Etta James non riesco a non immaginarmi il bello e dannato.
Però io, in generale, sono più da selvaggio pulito, non troppo peloso, con i muscoli giusti, che sappia rivoltarmi come un calzino quando va a me e farmi sentire protetta quando ce n’è bisogno.
Insomma, a me piace l’uomo inesistente!