La frase che più sento dire su Snapchat è “Io non ci capisco niente“. E’ ovvio: è il social network meno intuitivo dopo Google Wave. Non ha una barra di ricerca, non ti suggerisce utenti da seguire in base agli interessi e per la maggior parte del tempo ti costringe a parlare da sola allo schermo del cellulare facendoti sentire una cretina. Per altro, visto che ancora il “social del momento” (cit. Studio Aperto) non è diventato di massa, i primi tempi parlerete a tre persone in croce, cosa che vi farà sentire ulteriormente sfigati.
Partiamo quindi da un presupposto: se non avete capito come funziona Snapchat, non è che siete scemi voi, è che proprio non è immediato. Cioè, è un social network difficile da capire, sia nelle modalità che nel suo senso ultimo.
Per questo, volendo fare una cosa che fino a ora non è stata fatta da nessuno (*), ho pensato di battere i colleghi sul tempo (**) e scrivere una guida semiseria a Snapchat.
(Parto dal presupposto che abbiate già scaricato l’app sul vostro smartphone, abbiate provato a usarla almeno una volta senza capirci una mazza e abbiate già detto a qualcuno che invece sa usarlo”Io non ci capisco niente“).
- A cosa serve Snapchat?
Se prendiamo come punto di riferimento i grandi problemi della vita, ovvio che Snapchat non serve a niente. Ma neanche Facebook allora serve a niente. E se appunto, paragoniamo queste baggianate alla fame nel mondo, allora manco alzarsi la mattina ha un senso. Quindi, partendo dal presupposto che non serve a niente di importante, possiamo dire che Snapchat è un social network dove vale molto avere carisma digitale. Che cos’è il carisma digitale? Quella cosa che non tutti quelli che si auto professano influencer della rete hanno e cioè la capacità di essere interessanti sempre, qualsiasi cosa dicano e qualsiasi strumento di comunicazione usino. Snapchat quindi è un social in cui si sfrutta il mezzo video (da 10 secondi ciascuno) per raccontare cose. Ogni video compone “La tua storia“, che è quindi composta dalla totalità di snap che avete girato durante il giorno. Questa storia rimane online per 24 ore, dopo di che si ricomincia il giro. 24 ore sono pochissime se la persona che seguite dice cose interessantissime in un modo davvero unico, utile, divertente. Ma possono anche diventare assai se avete beccato uno che da dire non c’ha niente. In questo caso, oltre al defollow, c’è il dito che scorre sullo schermo e passa all’utente successivo.
- Cosa racconto su Snapchat?
Vale la regola: puoi dire tutto. E’ un social “senza filtri” almeno nelle intenzioni (perché poi in realtà su filtri veri è fondato). Fai la spesa? Video. Ti sovvien l’eterno, e le morte stagioni, e la presente e viva e il suon di lei? Video, video, video. Sei vestita bene? Video. Hai la faccia da cessa ma i capelli belli? Video con filtro bellezza. Sei a un evento e vuoi far vedere quanto è figo? Video. Ti è arrivato un pacco di argilla del Mar Morto e vuoi procedere con un unpackaging live? Video. Tua figlia comincia a gattonare? Video, faccina, filtrino, geotag. Potrei continuare all’infinito, così come infinite sono, potenzialmente, le situazioni che possiamo riprendere e commentare durante il giorno, con o senza Snapchat. Certe volte dovrebbe valere la regola “anche meno“, regola che andrebbe applicata in generale a diverse persone nella vita di tutti i giorni.
- Esistono utenti fighi e imperdibili su Snapchat?
No, perché non c’è un criterio oggettivo di valutazione. Se io vi sto sulle palle quando mi incontrate per strada, su Snapchat vi sto sulle palle uguale. Ma magari a quell’altro sto simpatica. E quindi pure su Snapchat mi adorerà. Kim Kardashian, che tendenzialmente per numeri e performance è una super-user dei social e che di solito “break the Internet” con una sua foto di culo, su Snapchat mi annoia a morte. E’ proprio noiosa: di solito inquadra letti king size, dice un Yeee!!!! con voce smielata, poi sale su un jet privato, ne scende, si inquadra davanti allo specchio e mette sua figlia davanti allo schermo col filtro cagnolino con lingua di fuori. Cioè, quello che potrei fare io (solo l’ultima parte, quella senza i Jet privati), annoiandomi io stessa per prima. Chiara Ferragni che non fa altro che molleggiare silente e con la bocca aperta davanti agli specchi, per me è inquietante, oltre che per nulla utile al microcosmo Snapchat. Dipende da cosa vi piace: se vi piace lo stile “vlog“, ovvero lo stream of consciousness su fatti più o meno salienti della vita di chi seguite, sicuramente tararvi su chi già seguita altrove (blog, Facebook, Instagram, Youtube) potrebbe essere una strategia. Poi magari oh, sta gente è interessantissima in modalità statica, poi le sentite parlare e vi crolla un mito. In tal caso, non prendetevela con me.
- Come faccio a diventare famoso su Snapchat?
Partite dal presupposto che all’inizio non vi seguirà nessuno, avrete 4 visualizzazioni in croce e vi sentirete degli idioti. Mentre su altri canali (tipo Instagram) il sistema di ricerca utenti, anche se non ne conoscete il nick, è più semplice e comunque organizzato per interessi, su Snapchat dovete arrivare preparati. Cioè dovrete inserire correttamente il nome utente per visualizzare le sue storie quotidiane. Chi vuole promuovere la propria presenza su Snapchat, deve proprio dirlo che è su Snapchat. Ad esempio, se puta caso io volessi fare della becera promozione del mio account, e volessi indirizzarvi verso di esso in modo assolutamente casuale, avrei 3 strade.
Link: http://www.snapchat.com/add/gioska23
Snapcode da inquadrare tramite l’app, alla sezione Aggiungi Amici – Aggiungi mediante – foto Snapcode che casualmente è il mio:
Segnalare il proprio nome utente. Il mio è, come sempre, gioska23.
- Come valuto il mio grado di successo su Snapchat?
Esistono dei criteri oggettivi di valutazione di un account, che secondo me sono stati pensati malissimo e non hanno nessun senso. Quel numero che vedete accanto al mio username in alto è il punteggio totalizzato, tipo flipper. Più pubblicate, più gente vi segue ma, soprattutto, più reazioni ottenete con i vostri snap, più quel punteggio aumenta. Che reazioni potete ottenere nei confronti di uno snap in cui mangiate con la bocca aperta? Nessuno, e questo vi meritate. Che reazioni potete ottenere nei confronti di uno snap in cui raccontate garbatamente e in modo ironico cosa avete fatto oggi?
Potete ricevere risposte sul singolo video – chi sta vedendo il vostro video infatti può inviarvi una chat. La chat può avere formato testuale, o può essere un video di risposta al vostro, oppure può essere un immagine caricata dal telefono. La particolarità delle chat è che si autodistruggono una volta visualizzate. Ed è per questo che Snapchat si è così guadagnato il soprannome di “app per il sexting“, anche se non ho ben capito che senso ha far vedere le tette solo per una frazione di secondo. E comunque uno le immagini di voi nude può sempre screenshottarle, quindi a ‘sto punto le cose o si fanno bene o niente. Tutti a mandare foto hot su Whatsapp.
Potete ricevere visualizzazioni – in pratica sotto ogni video che compone la vostra storia avrete il conteggio delle visualizzazioni e l’elenco di chi lo ha guardato o ha screenshottato un pezzo del vostro video.
Potete ricevere (o inviare) degli shoutout assolutamente inutili perché comunque non sono cliccabili – nel senso che mentre parlo in un mio video, posso citare gente che seguo inserendo in sovraimpressione come nelle tramissioni Rai degli anni novanta il suo nickname, e invitando chi mi sta guardando a seguirlo.
- Cosa abbiamo dunque imparato da questo innovativo articolo che parla di un argomento non ancora sfruttato (***), ovvero Snapchat?
Che tutto ha del potenziale se usato bene, che niente è indispensabile ma a volte può essere divertente, che la vita è dura se sei Kim Kardashian, che se fate gli Snap mentre guardate nel vuoto si sente che respirate, quindi togliete l’audio che è siete inquietanti, ma che soprattutto avere carisma su Facebook dove non si parla è facile, averlo in video è un altro paio di maniche.
Quindi non è che bisogna proprio esserci per forza: siete curiosi e volete provare Snapchat, e fate bene: è divertente. Alla sera, mentre siete in bagno a ripensare alla vostra giornata, guarderete una a una le Storie dei vostri amici e gioirete insieme a loro dei loro successi. Se vi trovate a vostro agio a raccontarvi in video, raccontatevi in video. Se vi piace vomitare arcobaleni, appiccicatevi in faccia il filtro apposito.
La vita, in fondo, è come un video su Snapchat: fai fai fai ma poi alla fine puoi sempre ricominciare da capo. Se solo esistesse il filtro bellezza anche negli occhi di chi mi guarda tutti i giorni quando sono un disastro e non mi sono lavata i capelli, allora questo sarebbe uno dei mondi migliori possibili.
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(*) (**) (***) Breve elenco non esaustivo di articoli scritti da colleghi sul tema Social dell’anno, Social del Sexting, Tutorial su Snapchat
Che me ne faccio di Snapchat? di Davide Licordari
Aranzulla – che ve lo dico a fare
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