3 negozi online sfiziosissimi ed economici per comprare abbigliamento neonato e bambino.
Prima che Elena nascesse, come tutte le madri alla prima esperienza, ho speso uno sproposito in abbigliamento neonato e bambino e in particolare in vestitini e tutine 1 mese che non sono mai e dico mai riuscita a metterle: nata di appena 46 cm, riuscivo a infilarle solo la taglia zero comprata d’emergenza al Carrefour (marca TEX) e pure quella le andava larga larga, con i piedini molli e le maniche lunghissime.
Il risultato è che ho passato ad amiche con bimbe più cicciotte i deliziosi pagliaccetti estivi acquistati su Next e che Elena non ha mai potuto indossare questi gioiellini dai colori improbabili.
Ho capito solo dopo che investire milioni di euro in abbigliamento da neonato è una roba insensata: il latte artificiale è nemico dei tessuti, lascia aloni che non saprò smacchiare neanche con un tutorial a prova di idiota di mia madre; mia figlia da piccola vomitava in continuazione, con i risultati di cui sopra e ora che è grande invece si sporca e si arrampica e si contorce come un diavoletto, senza rendere onore al titolo nobiliare che si è auto-conferita, ovvero Principessa Elena. Quindi, che la vesto bene a fare? Cosa spendo 15 euro a collant ricamato che si fa sempre i buchi sulle ginocchia?
Per questo, da quando va al nido (da aprile 2016), la sua divisa è solo una: leggings o jeggings (la stessa cosa ma in tessuto jeans elasticizzato), t-shirt o cardigan, felpa o maglioncino a seconda della temperatura. Ho continuato a comprare cose sfiziose senza spenderci un rene, perché, dai, a ogni cambio di stagione non può partire il bigliettone da 500 euro (che per altro esiste? Non l’ho mai visto), investendo circa 100 euro ogni 4 mesi per comprarle abbigliamento della sua nuova taglia e un bonus di 50 euro tra saldi, abitini deliziosi e altre chicche che non potevo proprio lasciare sulla gruccia e che le compro più per sfizio che per reale bisogno.
Escludo la spesa di non so più quanti euro in mutande e canottiere volta ad accompagnarla durante il maledetto spannolinamento.
Un investimento sensato, visto che cerco sempre di fare il riciclone del look primaverile anche in autunno (incrociando sempre le dita che non si metta a crescere a dismisura tra luglio e agosto) e che d’estate vive nuda e con i piedi sporchi nel giardino dei miei in Calabria.
E non rientrando nelle mamme intelligenti che ai saldi acquistano capi per le prossime 4 stagioni, mi devo arrangiare come posso.
Sotto quindi vi svelo i segreti di look di Elena, che, pur sfoggiando outfit molto sporty&comfy, rimane una piccola signorina in miniatura. Sono tutti e-commerce di abbigliamento per bambini a prezzi ragionevoli, ma soprattutto sono capi carini, da mini-adulto senza però esagerare, ecco, che la pre-adolescenza ancora non la vogliamo.
ABBIGLIAMENTO NEONATO E BAMBINO SFIZIOSO: NEXT
Next è stato la mia rovina, almeno per i primi sei mesi di Elena. Su questo e-commerce ho comprato di tutto e le tutine del suo primo autunno hanno superato la prova del tempo e dei rigurgiti, dei mille lavaggi e degli scatti di crescita senza cedere mai.
In più, sono velocissimi: la spedizione arriva da Leeds in circa 3 giorni. Ogni stagione la collezione cambia: nuovi pattern, nuove fantasie e nuovi mood, prezzi in euro assolutamente normali, anche se non popolarissimi. Quest’anno spopola il color mostarda, che detto così sembra orribile, invece poi lo vedi addosso a questi teneri baby modelli e ti viene voglia di farne un altro subito NO.
Le taglie vestono abbastanza giuste, non enormi come quelle americane e neanche minuscole come quelle francesi, ma affidatevi alla guida sul sito che è davvero puntuale.
Io su Next ci ho comprato pure il vestitino del battesimo di Elena (provocando svenimenti e sospiri in mia madre), che era un adorabile abito tutù rosa da ben 22 sterline.
Forse non molto competitivo sugli accessori e sull’intimo, ma decisamente vale la spesa.
KIABI, LA SALVEZZA
Ma come farei se non ci fosse Kiabi? Io di questa catena francese (al Nord molto diffusa anche sotto forma di negozi fisici) dovrei essere nel consiglio di amministrazione. Signor Kiabi, se mi senti, sappi che sono ad almeno il quinto giro di leggings con stampe azteche comprati in taglie diverse da quando Elena è nata: dovrà pur significare qualcosa per te, no?
Oltre a comprare diverse cose anche per me, questa catena è il mio faro nella notte per il cambio di stagione di Elena. Nel senso che parto sempre da qui a prendere tutti i capi basic – dall’intimo alle giacche – e quindi sì, il centone di cui vi parlavo sopra è tutto per te, amico Kiabi. Il cotone per altro non si fa mai nulla: avete presente quanti lavaggi per quei poveri jeans? Mai un pallino, mai uno strappo: vivranno in eterno insieme alla mia gratitudine.
Prezzi: bassi. La linea neonato ancor più competitiva di quella Bambino (dai 2 anni in su) che pur rimane veramente economica. Ai saldi andrete in iperventilazione, acquistando 16 paia di collant colorati a 2 euro ciascuno solo perché costano poco.
Le collezioni sono sempre carinissime, dai pigiamini con le scritte simpatiche alle t-shirt; la divisa settimanale di Elena è tutta brandizzata Kiabi e adesso che ci penso dovrebbero darmi almeno la percentuale per tutte le amiche che ho portato nel tunnel.
Le taglie sono giuste giuste, quindi abbondate!
PAT PAT, LA SCOPERTA RECENTE CHE MI PORTERÀ ALLA ROVINA
Vi ricordate quando in alto vi dicevo che spendo circa 150 euro a cambio di stagione per l’abbigliamento di Elena? Beh, mentivo. Perché l’altro giorno ho speso immotivatamente 80 euro su questo e-commerce americano, una specie di mix tra Wish e Gap, che si chiama Pat Pat.
Su questo e-commerce trovate principalmente sfiziosità a prezzi ridicoli, con look Me e Mini Me, ovvero i vestiti uguali per il genitore e il bambino. Io ero partita gasatissima perché, da fan di Gilmore Girls, desideravo fortissimamente questo set di canotte:
Poi però mi sono resa conto che mai uscirei vestita come mia figlia e quindi ho investito solo in look estivi e primaverili per lei. Tipo:
La cosa carina e malefica di Pat Pat è che ogni giorno ci sono dei flash sales che mettono in saldo alcuni capi in vendita a rotazione. Quindi io ieri ho comprato questo completino al 70% e oggi c’è un’altra cosa a prezzo stracciato che fa capolino e che mi invita a ricomprare nuovamente. Non ho ancora ricevuto l’ordine e non posso garantire per tempi di consegna (dicono circa 10 giorni, gratis sopra le 40 euro spese) e neanche per taglie, vestibilità e tessuti, ma ci punto molto.
Ho anche comprato una cosa che a Elena serve effettivamente, cioè la giacca impermeabile per la primavera a tipo 10 euro, con una fantasia che richiama il mondo di Nemo da cui ora è ossessionata, quindi il resto delle cose inutili che ho acquistato (principalmente prendisole con grosse ananas sovraimpresse) può passare sotto silenzio.
Poi comunque, bisogna scremare perché il rischio cinesata è dietro l’angolo, e anche perché alcuni shooting sul sito sono inquietanti. Tipo, questo sotto io voglio sperare che sia finto e che alla bimba non abbiano messo davvero le extension come credo e secondo me se è vero stavano tornando entrambe da un’esterna di Uomini e Donne. Matchy-matchy sì, ma in gonna di pelle.
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Questo post NON è un AD, ovvero una sponsorizzazione. Sono d’accordo col palesarlo quando si tratta di pubblicità o di una collaborazione, ma sono anche dell’avviso che si debba mettere in chiaro quando si tratta di consigli spassionati, da donna a donna, da mamma a mamma. Ci siamo un po’ dimenticati cosa vuol dire passare un’informazione utile senza tornaconto: ecco, è il caso di questo post.
Mi incuriosisce pat pat. Aggiornaci quando arriverà il tutto? 😉
Ciao grazie prima di tutto per le dritte. Ho appena fatto un giro su next e sono letteralmente innamorata delle sue tutine. Un solo dubbio sulla consistenza del cotone. Mio figlio nascerà a luglio possono andare bene o sono spesse?
Grazie mille