Su Facebook, come nella vita, ci sono i buoni, i cattivi, i fastidiosi, gli imbecilli, i simpatici. La cosa più divertente è confrontare ciò che sai della vita di un tuo amico con quello che lascia intendere dai suoi status e dai link che condivide. Perché spesso le cose non coincidono. Ma questa è un’altra storia.
Sulla scia de “Le pagine più idiote di Facebook” ecco le strabilianti avventure dei nostri amici bimbominkia alle prese con l’italiano, la vita, l’amore e problemi di dubbia natura.
I delusi dalla vita
E’ sbagliato credere che chi sta su Facebook viva una vita felice, senza turbamenti. In realtà, sul Social Network c’è gente che soffre.Per proprietà transitiva, avvolte (cit.), soffre anche la lingua.
Sole, cuore, amore
Ogni status, ogni link, deve essere opportunamente corredato di cuoricini. Per cui, anche un messaggio negativo, deve essere assolutamente sottolineato dal suddetto simbolo, che, lungi dall’essere off-topic e decontestualizzato come un cetriolo sulla carbonara, andrà a rinvigorire il già tristerrimo stato d’animo del condivisore. Come ad esempio: Tutti tradiscono (cuoricino fuoriluogo)…tutti (/cuoricino)
Tra i delusi e gli innamorati degli amici, ci sono anche coloro che rimpiangono. Tipo quelli che: Voglio tornare bambino perché le ginocchia sbucciate fanno meno male di un cuore infranto. Beh, dipende molto da quante volte cadi al giorno. Io da piccola lo facevo a ripetizione e la pelle delle ginocchia non sapevo più cosa fosse. Altro che cuore infranto!
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La categoria dei condivisori innamorati meriterebbe un post a parte. Di certo, si ama tutto, ma la grammatica italiana, quella proprio no.
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Porsi delle domande e farsi problemi
Su Facebook è bello condividere le proprie passioni e i propri problemi. E’ bello sapere se anche il tuo amico ha provato la stessa sensazione che provi tu, commentarla, lasciare un like. Soprattutto quando l’ansia attanaglia la mente e non si riesce a pensare ad altro che all’ “azzeccare il gradino giusto della scala mobile” (10.181 fan). La vita, la morte, l’amore, i giovani, gli incidenti, Berlusconi, il contagocce: i veri, problematici nodi della nostra esistenza. Un utente Fb si chiede giustamente “Ma perché si chiama contagocce se poi le gocce le devo contare io?“. E un altro ribatte, con il tono di chi sa quali sono le priorità a cui dare una risposta, “Ma perché dobbiamo ridere se la mamma fa gli gnocchi?” (141.599 fan)
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Ammettilo, dai.
Per la serie “Ammettilo che una volta nella vita l’hai fatto anche tu“, arriva una bella cricca a dirci di raccontare i nostri più inconfessabili segreti. D’altronde, cosa c’è di male nel confermare che “Anche tu hai sputato l’acqua ( e non solo!) per ridere“? o nel credere che “Anche tu pensi che non sia Cotto e Mangiato, ma Cotto e assaggiato”?
E come, come non sentirsi vicino a tutti coloro che, ambiziosi, raggiungevano i loro massimi desideri nella vita quando “veniva la parentesi graffa perfetta e ti sentivi realizzato“?
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La tragedia: Facebook come The Ring
E ora, un momento di serietà. Perché Facebook può essere anche un utile veicolo per cercare persone scomparse, per sistemare intere cucciolate e, soprattutto, per SOPRAVVIVERE. Come in questo caso:
“Tanto tempo fa una ragazzina di nome Corinne entrò su facebook e vide per caso un link ke diceva di condividere altrimenti sarebbe successo ke sarebbe morta dopo 7 giorni a partire da quel giorno……
Lei subito si mise a ridere e ignorò totalmente quel link e se ne andò!
Passati 7 giorni, la notte del settimo giorno si addormentò tranquilla e serena perchè di quel link gia se ne era dimenticata!
Però la mattina dopo andò a chiamarla al letto la madre dicendole che doveva andare a scuola e subito si mise a urlare! Corinne era morta con gli occhi spalancati che avrebbero terrorizzato chiunque!
Se non vuoi anche tu che succeda tutto questo copia e incolla questo testo su almeno 15 commenti di link diversi, cosi la maledizione di Corinne colpirà qualcun altro!
Esempio: Marco, un ragazzo di Napoli che aveva 13 anni non volle copiare questo testo e proprio 7 giorni dopo è scomparso nella sua città ed il suo corpo non è stato piu ritrovato!“
..se non condividi questo post, farai la fine di Corinne e di Marco: morirai, tra sette giorni.
ery says
GIò è SEMPLICEMENTE STUPENDOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!
luca says
…sul web ci sono “miliaia” di storie di bimbominkia amore e tradimenti…
e tu sei stata brava a farne un quadretto davvero simpatico!
Giovanna Gallo says
@luca: ma grazie! se hai voglia e tempo di leggere, c’è anche una prima parte di questo articolo, trovi il link nel pezzo! 🙂
davide licordari says
segnalo amorevolmente, fanno buon uso
Maglietta del pigiama infilata nei pantaloni e pantaloni nei calzini (http://www.facebook.com/pages/Maglietta-del-pigiama-infilata-nei-pantaloni-e-pantaloni-nei-calzini/122975434437126)
Soffiare dolcemente sui rimasugli della gomma dopo aver cancellato.
Scagliare con inaudita ferocia il riso in faccia agli sposi
Oggetti prestati e nominati “Pietro” nella speranza che vengano restituiti
La tendina bagnata della doccia che ti si incolla chirurgicamente al corpo
Gea says
L’ultimo è meraviglioso, ti prego dimmi che non te lo sei inventato!
Giovanna Gallo says
@gea: giuro che è tutto vero!
Rob. says
“Tanto tempo fa una ragazzina di nome Corinne entrò su facebook e vide per caso un link ke diceva di condividere altrimenti sarebbe successo ke sarebbe morta dopo 7 giorni a partire da quel giorno……
Lei subito si mise a ridere e ignorò totalmente quel link e se ne andò!
Passati 7 giorni, la notte del settimo giorno si addormentò tranquilla e serena perchè di quel link gia se ne era dimenticata!
Però la mattina dopo andò a chiamarla al letto la madre dicendole che doveva andare a scuola e subito si mise a urlare! Corinne era morta con gli occhi spalancati che avrebbero terrorizzato chiunque!
Se non vuoi anche tu che succeda tutto questo copia e incolla questo testo su almeno 15 commenti di link diversi, cosi la maledizione di Corinne colpirà qualcun altro!
Esempio: Marco, un ragazzo di Napoli che aveva 13 anni non volle copiare questo testo e proprio 7 giorni dopo è scomparso nella sua città ed il suo corpo non è stato piu ritrovato!“
..se non condividi questo post, farai la fine di Corinne e di Marco: morirai, tra sette giorni.
Pagus Paetiniani says
Orbene. Per quel che riguarda la funesta sventatezza di Corinne, ho le mie idee. Ma qui all’aperto, con il sinistro Montezummolo “Jett’o sangue” dietro l’angolo (…ma non aveva maturato la pensione?) non le esprimo. Così, per un semplice fatto di pudore e di rispetto nei confronti di chi, pur volendoci essere e non c’è mai stato, comunque si è applicato. Ciò che più mi angoscia, è però ben altra cosa: i puntini. Pur nell’animica e comprensibilissima “sospensione” finale dell’ammonitorio, filantropico pedoscritto… ne manca uno! Un groppo in gola e un tasteggiar tremante, in certi casi, è giustificabile: ma sant’Iddio! Epperò mi assale un silenzioso dubbio: un punto, forse… ad ogni decesso? Insomma: un punto come una tacca sul C.V. d’un killer? “Pò esse! – mi suggerisce l’analista mentre mi fa gli impacchi al bicarbonato – Pò esse, Gige’… Se pò ffa’!” Mi sento fresco, vispo! E sollevato.