Queen Bees significa Ape regina. Più in particolare, si riferisce a un programma televisivo. Per ovvie ragioni, questo programma tv finisce direttamente nella sezione “Assurdità televisive“.
La5, il nostro canale digitale terrestre preferito, continua a darci delle soddisfazioni. Il nuovo progetto riguarda la compravendita di format fino a un po’ di tempo fa destinati al pubblico di Mtv. Il salto di qualità di Queen Bees, in onda ogni sabato dalle 18.20 e in replica il martedì intorno a mezzanotte, a cosa è dovuto? Forse all’innovativo progetto? Alla forte redazione, alle dinamiche apprezzabili da uno studio sociologico di quelli seri, provenienti dall’Università di Buffalo o dello Utah? No: Queen Bees è becero e misero come solo una produzione del genere può essere e a questo punto ricordiamo i vari NEXT!, Dismissed, Scream Queen e via dicendo. Il Grande Fratello, a confronto, è una riunione di Premi Nobel.
Il plot
Sette splendide fanciulle ree di aver risposto male ai genitori/trattato male i fidanzati/non curarsi del prossimo loro come di sè stesse/ investito un’anatra e non essersi fermate a soccorrerla/ aver spezzato un’unghia all’amica del cuore/ aver nominato invano il nome di Paris Hilton e altri terribili misfatti, vengono rinchiuse in un’elegante villetta per espiare . Unico neo: la casa ha solo una stanza, dove le bees devono soggiornare cercando di superare prove insormontabili e racimolare così il congruo premio di 25 mila dollari.
Le protagoniste
La cosa fondamentale è non avere nomi normali: e allora, via con le Shivanna, le Stassi, le Lolite, le Mandragola. Unico criterio per scegliere le protagoniste del reality: che siano incommensurabilmente e definitivamente SCEME. Ma non sceme come quelle che vediamo nei reality italiani, no. Se possibile di più. Questa scemenza è coadiuvata da un tremendo doppiaggio italiano, di quelli destinati alle produzione più becere. Appunto.
Le prove vertono su delicate questioni antropologiche-sociali e sono tutte anticipate dalla scena del “litigio per il bagno“, che è uno per tutte e sette. Da qui, scaturiscono interessanti diatribe su: “La piastra per capelli è mia”, “Il ferro era caldo e tu non me l’hai detto“, “Quella lì è proprio grassa e brutta, guarda quanti Yogurt magri con 0,1 caloria ha mangiato!” e altre cose che risparmio per mantenere il buon nome di questo blog.
Soprattutto nella replica del martedì notte, un’ottima alternativa ai plastici di Vespa, al gel di Vinci e un efficace sonnifero che vi eviterà di vedere quanto arriva dopo: una nuova, esaltante puntata di Uomini e Donne.
giò, ma tu mi vuoi far morire… dal ridere!
Imperdibile!
Giovanna(se posso permettermi di darti del tu) mi sapresti dire che cosa significano le parole della sigla in italiano? Ti ringrazio in anticipo.
@sara: certo che puoi darmi del tu! Purtroppo però non ho idea di cosa dica la sigla in italiano… lo fanno ancora il programma?