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Un pass può molte cose. Ad esempio, dà la possibilità di guardare in preview il film d’apertura del Torino Film Festival numero 28.
Quest’anno, per volere del direttore Gianni Amelio, ad inaugurare il Festival è stata una donna,una giovanissima regista francese: Lola Doillon, emozionatissima sul palco, febbrìle alla macchina da presa.
Il risultato di questa inquietudine è “Contre Toi“, una pellicola drammatica, dagli accesi toni intimisti, in cui regna incontrastata e sovrana la performance di Kristin Scott Thomas. A cinquantanni, la Scott Thomas ha ancora voglia di mettersi in gioco. E lo fa in un francese fluente e delicato, con una grazia e un sentimento che ti stendono e ti stringono lo stomaco in una morsa stretta stretta, per tutti gli 80 minuti del film. “Contre toi”, il cui titolo, forse un po’ banalmente, rende di più in inglese – “In your hands” – racconta di Anna, ginecologa in carriera sequestrata per una vecchia colpa mai espiata da un uomo tormentatofurioso con lei e con il destino.
La trama, che in effetti non fa altro che esplorare i limiti e le incoerenze della sindrome di Stoccolma, non è in sè innovativa. La Doillon non ha nessuna intenzione di raccontare una storia originale: vuole raccontare i sentimenti strani e struggenti di una donna tanto sola, che si ritrova sempre più stretta al suo rapitore.
Sofferenza silenziosa, dialoghi ridotti all’osso eppure brillanti, che sanno strappare il riso nei momenti più impensati, quando lo stomaco è già chiuso dalla tristezza. Tra Anna e il suo rapitore non c’è amore, o forse sì? E se è amore, può davvero culminare in un lieto fine?
“Contre Toi” è un bel film, ben recitato, senz’altro dedicato ai cultori di un genere, quello un po’ psy e un po’ noir. Anche se le pellicole in concorso a un Festival del cinema come può essere quello di Torino hanno un po’ la nomea di essere di nicchia, non è il caso di lasciarsi sopraffare da questo pregiudizio. Il momento in cui Anna, ormai avviluppata al suo rapitore, si vendica e lo costringe a indossare i suoi vestiti, proprio come lui aveva fatto con lei nei giorni di prigionia, umiliandola, non ha il sapore amaro della vendetta, ma quello dolce della complicità.
Il finale? Una sorpresa. Che apre il cuore e lascia un po’ il magone. Mentre Anna, sullo schermo, chiude la scena sola così come l’aveva iniziata.
[…] This post was mentioned on Twitter by Davide Licordari and Giovanna Gallo, Giovanna Gallo. Giovanna Gallo said: In anteprima la recensione di "Contre Toi" di Lola Doillon, live dal #tff28 http://www.giovannagallo.it/recensione-contre-toi-lola-doillon […]